L’opinionista Salvatore Soviero si è soffermato sui presidenti più vincenti nella storia del Napoli, soffermandosi su Aurelio De Laurentiis.
Nell’intervista concessa a 1 Station Radio, l’ex portiere della Salernitana e opinionista Salvatore Soviero ha discusso dei presidenti più vincenti nella storia del Napoli, concentrandosi in particolare sull’attuale patron azzurro, Aurelio De Laurentiis.
Soviero ha inizialmente affrontato il tema della recente scelta del Napoli di sostituire Giuntoli con Meluso nel ruolo di direttore sportivo. Secondo lui, Meluso, dopo aver portato lo Spezia in Serie A, vanta una maggiore esperienza rispetto a Giuntoli e si trova ora a gestire una squadra campione d’Italia, un compito di notevole importanza che richiede di dimostrare di essere all’altezza degli azzurri.
“Meluso ha fatto la gavetta. Ha portato lo Spezia in A. Rispetto a Giuntoli può vantare maggiore gavetta. Cristiano, la vera carriera, l’aveva fatta a Napoli. Oggi Meluso partirà dal compito importantissimo della squadra campione d’Italia, e starà a lui dimostrare di essere all’altezza degli azzurri”.
Riguardo ai presidenti più vincenti nella storia del club, Soviero ha sottolineato che vincere è il massimo traguardo per tutti, ma tra i presidenti c’è una differenza:
“Quando si vince è il massimo per tutti. Non penso che De Laurentiis, anche con le risorse, avrebbe portato Maradona a Napoli. Sarebbero state due personalità destinate allo scontro. Ferlaino resterà il presidente che ha portato il più grande di tutti, e soltanto per questo vincerebbe a mani basse”.
Ma ciò che Soviero ammira di De Laurentiis è la sua progettualità e lungimiranza innegabili, oltre a una dote che solo pochi presidenti possiedono: la fortuna apparentemente infinita.
“L’attuale presidente vanta una progettualità e lungimiranza indubbie. In De Laurentiis, però, vedo una dote che hanno pochi presidenti: ha una fortuna che non finisce mai… Se mette la mano nel water pesca un’aragosta! (ride, ndr.) Va detto che, la scorsa stagione, ADL ha avuto ragione, nessuno ci avrebbe creduto”.