Le scale dell’Olivella
Una magica rampa nascosta dietro un palazzo del Corso vittorio Emanuele che conduce fino alla metropolitana di Montesanto a piazzetta Olivella.
Di: Eventinapoli
Strade trafficate, viabilità bloccata e caos.
Non proprio il massimo usare l’auto in centro. E allora scendi dall’auto e cammina a piedi. Ti guideremo al centro di Napoli in un batter d’occhio.
La strada che suggeriamo collega la zona collinare nei pressi di Piazza Leonardo (Vomero) con Piazzetta Olivella dove si trova la stazione della metro linea 1 di Montesanto, a due passi dal centro storico.
Dunque recarsi a Piazza Leonardo e intraprendere le scale che si trovano all’inizio di via Girolamo Santacroce: Salita Cacciottoli. I gradini conducono a Salita sant’Antonio ai Monti, al di sotto del Corso Vittorio Emanuele: le caratteristiche viuzze e scalinate sono veri e propri rioni appartati, dove si respira un’aria familiare.
Qui tutti si conoscono e il suolo che separa dove affacciano i bassi si trasformano con le buone stagioni in piccoli ed accoglienti salotti all’aperto, frequentati dagli abitanti soprattutto alla sera e quando fa troppo caldo per rimanere in casa di fronte alla tv.
Il percorso potrebbe iniziare addirittura a via Morghen, la strada che porta a San Martino, al cui principio è collocata una stretta rampa di scale visibile solo ai più attenti. Le scale portano a via Torrione San Martino e proseguirebbero verso altre scale e vicoli che si ricongiungerebbero alle strade al di sotto del corso, ma il percorso è interrotto da un palazzo, che impedisce ogni seguito.
In effetti il percorso sarebbe la naturale prosecuzione dei Cacciottoli, oggi impraticabile a causa dello sviluppo edilizio della zona. Il toponimo è spiegato dalla presenza di una chiesa fondata all’inizio del 600 da Carlo Carafa.
La salita di Sant’Antonio ai Monti era già parecchio trafficata alla fine del 600 poichè era una strada di passaggio per gli ospiti e gli invitati a Palazzo dei Principi Tocco di Montemiletto, costruito a metà del secolo XVII e del quale non rimane che una splendida facciata sul Corso.
Curiosità: si dice che nel palazzo fossero custoditi oggetti preziosi e reliquie molto venerate dai fedeli come il “piede di Sant’Anna” portato dalla Grecia da uno dei membri della famiglia ed oggi conservato nel Duomo.