Schiattarella da applausi: “Ti ho fermato la Juventus. Napoli, regalami lo scudetto. Vi racconto cosa mi scrivevano dopo la gara”.

Schiattarella sul Napoli: “ho fermato la Juve ora regalami lo scudetto”. Il centrocampista della SPAL non nasconde la fede azzurra. I messaggi degli amici di Mugnano, Sarri come San Gennaro e l’idolo Hamsik.

SCHIATTARELLA SUL NAPOLI

NAPOLI. Il primo stadio dove ha messo piede è stato il San Paolo. Pasquale Schiattarella ci andava da piccolo. Con suo fratello o con la sua ragazza. Facile per uno nato a Mugnano, a due passi da Napoli. L’azzurro l’ha sempre avuto nel cuore, anche quando il lavoro l’ha portato lontano dalla sua casa e dalla sua fede.

Al quotidiano il Mattino arrivano le parole del centrocampista della SPAL Pasquale Schiattarella sul Napoli e la Juventus.

LA FEDE AZZURRA

Schiattarella parla del Napoli in prima persona, così come è il primo a sognare lo scudetto: «Pur essendo tifosissimo del Napoli non ho mai giocato con quella maglia. Questo è il mio lavoro e devo farlo sempre nel migliore dei modi, altrimenti poi mi mettono in panchina».

L’IDOLO HAMSIK

«Giocare in quello stadio mi regala sempre una grande emozione. Come me, tutta la mia famiglia è tifosa del Napoli così come lo sono i miei amici e la famiglia di mia moglie». ».

Un po’ come giocare contro il giocatore che più gli piace in tutta la serie A. «Sono sempre stato innamorato di Hamisk fin dal primo giorno in cui è arrivato a Napoli: per me è il centrocampista più forte in Europa. Ha tecnica, corsa, tiro e sa fare gol e fase difensiva allo stesso tempo».

SARRI COME SAN GENNARO

Pochi dubbi anche su chi sia il suo modello di allenatore ideale. «Farei Sarri santo subito, insieme a San Gennaro. Anzi: fossi in De Laurentiis gli farei un contratto a vita perché il Napoli non ha mai avuto un allenatore così»

NAPOLI, HO FERMATO LA JUVE ORA REGALAMI LO SCUDETTO

Ma guai a dirgli che la Juve aveva preso la sfida del Mazza sotto gamba. «Noi abbiamo fatto una grande partita e loro hanno giocato con tutti i titolar. Sono sfide che si preparano da sole dal punto di vista degli stimoli, ma a livello di atteggiamento e concentrazione devi stare sul pezzo perché rischi di fare le figuracce».

«Appena ho acceso il cellulare dopo la partita ho trovato una sessantina di messaggi da parte di parenti e amici. Tutti mi facevano i complimenti. Io ho fermato la Juve ora gli azzurri potrebbero regalarmi lo scudetto».

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