Santacroce: “I cubetti di ghiaccio a Lavezzi e quella volta che Pazienza mi fece correre tutto il campo”

Fabiano Santacroce ha raccontato alcuni retroscena sul Napoli di Reja. I cubetti di ghiaccio a Lavezzi, Iezzo e l’arbitro in stile anni d’oro della Juve.

SANTACROCE RACCONTA I RETROSCENA

L’ex calciatore del Napoli Fabiano Santacroce ha raccontato alcuni retroscena sul Napoli di Reja. In post apparso sulla pagina Facebook “Ssc Napoli – Operazione Sciatalgia”, Il difensore è tornato su alcuni episodi che tennero banco ai tempi del Pocho Lavezzi. Si tratta di perle di “gossip nostalgico” che al tempo fecero molo chiacchierare.

SANTACROCE BAD BOY

“Ma che bad boy, le prendevo sempre… – ironizza il calciatore ora in forza al Cuneo – diciamo che mi allenavo come giocavo, quindi ero abbastanza fastidioso anche in allenamento!”.

IEZZO E LA MOGLIE DI UN CALCIATORE

Tra i vari episodi approfonditi la presunta liason tra Iezzo e la moglie di un altro azzurro (“Erano solo stronzate gigantesche…”) .

I CUBETTI DI GHIACCIO DI LAVEZZI

La rissa a colpi di cubetti di ghiaccio e lattine col Pocho Lavezzi ad una cena organizzata da Blasi. “Assolutamente vero! – racconta Santacroce – Ancora non ci conoscevamo bene e quel cubetto in faccia mi ha dato proprio fastidio…solitamente sono uno che ride, ma a farsi pigliare per il cu*o all’inizio si rischia di fare lo zimbello tutto l’anno…la reazione mia è stata un po’ eccessiva forse, una lattina piena di CocaCola appena aperta sulla camicia”.

LA CORSA DI PAZIENZA

Ma anche con Michele Pazienza le cose non andarono subito benissimo. “Si era arrabbiato per un’entrata un bel po’ brutta che gli ho fatto in un torello, non era fatta apposta ma prima dell’allenamento scherzando gli avevo detto che l’avrei menato. Ho dovuto correre per tutto il campo dopo il torello, o mi avrebbe mangiato vivo”.

ARBITRO STILE ANNI D’ORO DELLA JUVE

E non manca un episodio con German Denis. “Era nervoso, mi ha menato continuamente in una partitella perché gli facevo solo annusare la palla prima di portargliela via. E più mi picchiava più non gliela facevo prendere, con Reja che arbitrava tipo gli anni d’oro della Juve, ad occhi chiusi”.

REJA E LA BOXE

“Mi sono preso uno schiaffo negli spogliatoi, ma solo perché era nervoso e non ho reagito – prosegue il difensore – forse il fatto che facesse pugilato e che fosse il doppio di me mi ha frenato un po’”. “Diciamo che sarebbe una passeggiata litigare ora – ha scherzato ancora Fabiano Santacroce – sono tutti un metro e mezzo, negli anni miei era più dura”.

 

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