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In conferenza Stampa Giampaolo avvisa il Napoli: “giocheremo per Genova”. L’allenatore della Sampdoria sprona i sui ragazzi a vincere contro i partenopei.
Giornata di vigilia per la Sampdoria di mister Giampaolo. Il tecnico ha parlato in conferenza stampa in vista dell’impegnativo match contro il Napoli di domenica sera a Marassi. Dopo la sconfitta contro l’Udinese, la squadra blucerchiata vorrà ripartire ma dovrà vedersela con i partenopei, reduci da due buone vittorie contro Lazio e Milan, entrambe in rimonta.
“Contro l’Udinese siamo andati in difficoltà fisica, ma abbiamo fatto l’ultima mezzora molto bene, in crescendo. Domani dovremo migliorare la proposta di gioco per più tempo, questo è fuori discussione”.
GIOCHEREMO ANCHE PER GENOVA
“Una partita da tanti pro e da tanti contro: in primis una partita per noi stessi, inteso come squadra e tifosi, ed è la prima dopo il disastro di Ponte Morandi. Giocheremo anche per Genova”.
“Affrontiamo una squadra forte, con uno degli allenatori più vincenti in Europa, ma è una partita estremamente stimolante. L’obiettivo è fare una grande partita contro un avversario quasi impossibile da battere, dico quasi perché d’impossibile non c’è nulla”. Differenze tra il Napoli di Sarri e quello di Ancelotti? “Il gioco di Sarri lo conoscevo bene, quello di Ancelotti lo sto guardando, ma le differenze le fanno le qualità individuali e i nostri avversari hanno tanta qualità”.
“Gli attaccanti stanno tutti bene: Quagliarella, Defrel e Kownacki sono cresciuti molto e anche Caprari che in Coppa Italia stava meglio degli altri”. “Difesa? Andersen può giocare sia a destra che a sinistra, così come Ferrari, mentre Tonelli probabilmente si trova meglio a destra, Colley a sinistra. Due di questi quattro sicuramente giocheranno. Le nostre caratteristiche sono un po’ cambiate rispetto a quello che eravamo abituati: stiamo lavorando con nuovi calciatori, ma siamo in crescita”.
“Ho saputo dell’iniziativa solidale dei nostri tifosi verso chi ha subito danni morali e materiali nella tragedia di Ponte Morandi e anche per questo abbiamo il dovere di dare una grande prova di noi stessi. Confido molto sulla spinta dei nostri tifosi, perché il calcio non è solo razionalità, ma anche vibrazioni”.