Roberto Insigne a DAZN: “Voglio giocare nel Napoli con Lorenzo”

Roberto Insigne ha parla DAZN del Napoli e del fratello Lorenzo. Il calciatore del Benevento sogna di giocare in azzurro.

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NAPOLI.  Arrivano le belle parole di Roberto Insigne a DAZN. Il calciatore del Benevento si confessa ai microfoni della streaming Tv una settimana dopo il Lorenzo.

Roberto ha parlato  del Napoli e del fratello, che sta attraversando il momento più difficile della sua carriera napoletana. Il fantasista di Frattamaggiore non segna da tre mesi, e le ultime prestazioni non sono piaciute ai tifosi del Napoli:

ROBERTO INSIGNE COME LORENZO?

“Paragone con mio fratello Lorenzo? Ormai sono abituato. Mi capita sempre. È fastidiosa la cosa, in ogni partita, io gioco col Benevento e lui col Napoli, ma mi chiedono sempre di lui, del Napoli, dello scudetto, della Juve. Per me è il più forte della Serie A, il paragone con me non va bene.

Tutti mi dicono: sei più bravo, sei il più veloce. La verità è che io sono Roberto, lui Lorenzo. Io gioco in B, lui in A. Quando dimostrerò di poter stare in A sarà diverso…

Caratteristiche alla Callejon? Come ruolo, ma lui ad attaccare la profondità è il migliore in Europa, non solo in Italia. Io ho caratteristiche diverse, sono mancino, mi piace molto Di Maria.

IL NAPOLI

Ritiro col Napoli? Sì, ci vado da un bel po’, ho confidenza con tutti”.

Roberto Insigne continua: “Un amico nel Napoli? Con Callejon parlo molto, mi dà molti consigli, ma anche Mertens. Mio fratello Antonio è stato il primo ad iniziare a giocare a calcio. Lorenzo voleva andare anche lui, ma non potevamo permettercelo economicamente fino a quando il presidente della scuola calcio lo prese gratis.

A me piaceva correre in bici, ma ero sempre da solo, mi scocciai e quindi posai la bici e iniziai a giocare anche io a pallone. Mia figlia è la mia ragione di vita.

Sono un po’ matto, sono fortunato ad avere mia figlia e mia moglie che mi frena un po’, ho più equilibrio. Mi danno forza in tutto.

Il mio sogno? Giocare nel Napoli col mio fratello. Ricordo quando debuttò col Livorno, la maglia stava grande a Lorenzo, quando tornò a casa presi la maglia e la nascosi. Lui non la trovava, poi mi disse ‘so che la tieni tu, ma tienila’”.

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