Il rigore concesso a Ronaldo è molto meno evidente di quello non fischiato a Tomori su Ikoné

Il rigore concesso a Cristiano Ronaldo durante Portogallo-Ghana è molto meno evidente di quello non fischiato a Tomori su Ikoné.

Non si capisce come mai, né a livello internazionale, né a livello nazionale si richiesta a trovare un metro di giudizio arbitrale chiaro ed univoco. Si introducono tecnologie di ogni tipo, addirittura col fuorigioco semi automatico si vanno a verificare posizioni di pochi centimetri (chiede a Lautaro Martinez), ma non si riesce a trovare un accordo su certi fischi in area di rigore.
Appare evidente che il calcio di rigore concesso a Cristiano Ronaldo durante la sfida tra Portogallo e Ghana sia un mezzo (quasi tutto) regalo dell’arbitro.

Eppure si resta basiti quando si confronta quel contatto con quello di Tomori su Ikoné durante Milan-Fiorentina. Perché torniamo di nuovo sull’argomento? Perché non fischiare quel calcio di rigore, quando c’è la possibilità di utilizzare il Var, è qualcosa di veramente assurdo. È malafede? Non tocca a noi dirlo, ma se non è malafede è quantomeno incapacità. Perché dal video è chiaro ed evidente il tocco di Tomori sulla gamba di Ikoné, talmente palese da far gridare allo scandalo. Ed invece quel rigore contro il Milan non è stato concesso ed alla fine i rossoneri quella partita l’hanno pure vinta (con un altro contatto sospetto di Rebic su Terracciano), lasciando il Milan a otto punti dietro al Napoli.

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