Scontro totale per la riapertura degli stadi con Aurelio De Laurentiis che non manca di attaccare il governo. Il presidente del Napoli vuole che gli impianti siano aperti senza limitazioni di capienza per coloro che sono vaccinati, mentre dal governo non c’è stata ancora una indicazione precisa, anche se si va verso la permanenza delle restrizioni.
Paolo Bargiggia racconta di un retroscena avvenuto durante l’assemblea di Lega tenuta giovedì 1 luglio.
In scena va il solito teatrino buffo ma anche molto triste che, solo dei presidenti di infimo livello come qualcuno della serie A è capace di mettere in scena. Solo che, questa volta, pare che Aurelio De Laurentiis abbia superato il limite, con i suoi show da Napoleone di borgata e con parecchi suoi colleghi presidenti che non ne possono più del Far West e, quelli più loquaci tra loro, non resistono alla tentazione di mettere tutto in piazza per provare a ridimensionare l’escalation narcisistica del padrone del Napoli.
Riapertura stadi: De Laurentiis contro tutti
Secondo quanto scrive il giornalista Aurelio De Laurentiis sulla riapertura degli stadi è entrato in scena dopo aver saputo dell’incontro di Federcalcio e Lega con il Governo.
A quel punto, De Laurentiis ha provato ad alzare lo scontro istituzionale cercando di far sottoscrivere agli altri club una proposta di sciopero duro; con rinvio della partenza del prossimo campionato qual’ora Draghi non accettasse di dialogare. Non solo: il patron del Napoli pretendeva di essere presente in prima persona all’eventuale appuntamento tra il Governo e il Palazzo del calcio.
A questo punto c’è stato anche uno scontro diretto con Beppe Marotta dell’Inter:
Una forzatura evidente, fuori dal rispetto dei canali e dei ruoli istituzionali che gli altri club non hanno voluto accettare. A quel punto, si è acceso improvvisamente un duro scontro tra De Laurentiis e Marotta; quest’utlimo che proponeva il rispetto delle dinamiche istituzionali e suggeriva anche di coinvolgere il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. A quel punto, De Laurentiis alzava i toni del confronto e sembra anche che si sia messo a denigrare pubblicamente il Ministro della Lega; dicendo in sostanza che di sport e di calcio non ci capisce niente.
Poi, il produttore cinematografico si sarebbe scagliato anche contro Marotta, dicendogli che lui, sarà forse un bravo direttore generale ma non certo capace di fare il presidente di un club.
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