Retropassaggio in Juve-Napoli: c’era o no? La moviola dell’episodio Olivera-Caprile

L’episodio del retropassaggio in Juventus-Napoli accende le polemiche

Nel secondo tempo di Juventus-Napoli, una situazione controversa ha scatenato polemiche in campo e sui social. Al 60′, un presunto retropassaggio di Matias Olivera verso il portiere Elia Caprile, raccolto con le mani, ha fatto esplodere le proteste dei giocatori bianconeri e dei tifosi. L’arbitro Daniele Doveri, però, ha deciso di non fischiare il fallo, giudicando non volontario il tocco del terzino napoletano.

La moviola dell’episodio: retropassaggio o no?

L’episodio ha diviso l’opinione pubblica. Per molti, il tocco di Olivera sembrava volontario, ma Doveri ha lasciato correre, ritenendo che non ci fosse intenzionalità nel passaggio verso il portiere. In questi casi, il regolamento prevede che, se il tocco fosse stato giudicato volontario, sarebbe stato assegnato un calcio di punizione indiretto a favore della Juventus.

Cosa dice il regolamento sul retropassaggio?

La regola numero 12 del regolamento AIA-FIGC, riguardante i falli e le scorrettezze, chiarisce che un calcio di punizione indiretto è assegnato se il portiere tocca il pallone con le mani dopo che questo è stato deliberatamente calciato verso di lui da un compagno di squadra. In questo caso, Doveri non ha ritenuto che il tocco di Olivera fosse volontario, quindi il gioco è proseguito senza alcuna sanzione.

Retropassaggio in Juve-Napoli: c'era o no? La moviola dell'episodio Olivera-Caprile
Retropassaggio Olivera-Caprile
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