REPUBBLICA. Il Napoli reclama un rigore ma deve capire che non è la Juve…

Il Napoli reclama un rigore per mano di Cionek ma deve capire che non è la Juve. Che ha tutto e anche di più. 

Formale come chi scambia gli auguri senza metterci il cuore, scrive Antonio Corbo su Repubblica, il Napoli consegna ai tifosi una ordinaria vittoria. Ma c’è un sottofondo di grandi speranze.

La prima è Alex Meret, 191 centimetri di tecnica, agilità e riflessi, ventunenne portiere stimato da Zoff, ma nella grazia esplosiva dei movimenti ricorda un altro grande del passato, Albertosi.

Meret lascia le sue impronte sulla più che dimenticabile vittoria, con due interventi nel finale, a terra sul primo palo. Un gioiello, come lo definì Ancelotti in una conversazione nel suo studio da manager a Castel Volturno.

Con i tre punti il Napoli tocca quota 41, l’attuale media (2,41) porta a 91. Gli stessi lasciati da Sarri, ma c’è qualcosa in più. Età media più bassa, è allegramente giovane, lotta per Europa League e Coppa Italia, con giocatori che finalmente si rivelano. Titolare anche Rog, ed è stato tra i migliori. Ha imparato anche il Napoli, come la Juve, a vincere giocando male.

Il Napoli ha un attacco in disarmo e Milik purtroppo in panchina. Il Napoli reclama un rigore per mano di Cionek ma deve capire che non è la Juve. Che ha tutto e anche di più. Come il cinema di una volta, il calcio 2018 è fermo al bianco e nero.

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