Ranieri: “Ferlaino mi cacciò perché feci giocare Massimo Mauro”

Il tecnico della Roma, ha rivelato un clamoroso retroscena del suo esonero dal Napoli nel 1991.


Un antico retroscena riemerge dalle parole di Claudio Ranieri. L’attuale allenatore della Roma, commentando la gestione di Dybala, ha dichiarato: “Io faccio come mi pare. In passato sono andato a casa perché ho fatto giocare un giocatore che la proprietà non voleva che io mettessi in campo. Il fatto di Dybala l’ho messo subito in chiaro: io scelgo chi voglio”.

La vicenda richiama alla memoria quanto già rivelato dal tecnico romano nel dicembre 2010, quando, dopo un diverbio con l’opinionista di Sky Massimo Mauro, raccontò: “Una sola volta in carriera mi è capitato che un presidente mi chiedesse di mettere fuori rosa un giocatore, io ho risposto che i giocatori che ho li uso. Se lo fai giocare ti esonero, la risposta del presidente. E la domenica sono stato esonerato”.

Il riferimento è alla sua esperienza sulla panchina del Napoli, conclusasi con l’esonero dopo l’1-5 casalingo contro il Milan l’8 novembre 1991. In quel periodo, Mauro era considerato il leader dello spogliatoio e molto vicino a Ranieri. Con l’arrivo di Ottavio Bianchi, il centrocampista non trovò più spazio in squadra.

La replica di Corrado Ferlaino non si è fatta attendere: “Non so a chi si riferisca, quel presidente non posso essere io perché nella mia carriera non ho mai chiesto a un allenatore di far giocare o non far giocare un calciatore”.

Domenica Ranieri tornerà al Maradona con la sua Roma, ma l’ex presidente non sarà presente: negli ultimi anni ha seguito gli azzurri solo in rare occasioni su invito di De Laurentiis, preferendo guardare le partite dalla sua abitazione al corso Vittorio Emanuele.

Ranieri: "Ferlaino mi cacciò perché feci giocare Massimo Mauro"
Ranieri e Ferlaino
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