Fabrizio Corsi presidente dell’Empoli parla ai microfoni di Radio Marte. Negli ultimi giorni ha tenuto banco la questione settore giovanile, in seguito alle dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis che ha sottolineato come sia difficile farlo sviluppare in Campania a causa dei troppi talenti che preferiscono le regioni del Nord. Secondo Corsi la questione è più complessa e dice:
Al di là del fatto che abbiamo creato una grande immagine abbiamo dei risultati, però abbiamo perso anche 25 finali, pur vincendo 2 Scudetti e un Torneo di Viareggio. C’è una certa continuità nella nostra gestione dei giovani. A dispetto di 20 anni fa che ci toccava 1 su 10 dei bimbi, adesso sono 6-7 in Toscana. Peraltro qui vedono che poi si arriva in prima squadra, mentre nei grandi club magari si va a comprare lo sloveno, lo svizzero o il francese. A Empoli ci rendiamo disponibili ma i grandi club fanno fatica a far trovare spazio in prima squadra. Magari il Napoli e i grandi club hanno programmi a lunga scadenza, i risultati si fanno dopo tanti anni. Non posso parlare per gli altri. Ancora sto parlando spesso con le famiglie dei ragazzi 2008 o 2009.
Secondo Corsi ora il trend delle scelte dei giovani è cambiano, non si sceglie più Empoli anzi “c’è uno che da Empoli e andato a Napoli un paio di anni fa perché il papà lavora a Napoli, dovrebbe essere Miele. Al di là di questo, in Campania 20 anni fa avevamo una società satellite e potevamo comprare qualche elemento ma non siamo più molto incisivi. L’impressione mia è che negli anni ’80 e ’90 avessimo una situazione di privilegio in Campania, ora non molto. Mettiamo che il Napoli Primavera entri tra le prime 10 o 6 di Italia, ci sono troppi interessi, pressioni e aspettative in prima squadra. A Empoli se dopo un paio di partite non convince, ci sono delle condizioni di etica sportiva perché si abbia gusto di aiutare i giovani presenti nel loro approccio“.
Corsi su Spalletti e De Laurentiis
Intanto Luciano Spalletti è arrivato finalmente a Napoli, ecco cosa ne pensa Corsi del nuovo allenatore azzurro:
Spalletti e De Laurentiis avranno un rapporto sereno? Sono due persone che mi piacciono, per cui ho il desiderio che le cose funzionino al meglio. Sono molto interessato alle vicende del Napoli per tanti motivi. Si tratta di due persone che stimo e che mi stanno a cuore, sono orgoglioso di avere un rapporto di stima e di rispetto con entrambi. Mi fa piacere sentire De Laurentiis vicino. Ma da certi discorsi voglio restare fuori. Il Napoli è un po’ la mia seconda squadra del cuore. Difendere la categoria per l’Empoli sarebbe l’ennesimo Scudetto.