Sarri, l’ex vice: “Un suo ritorno a Napoli? Non credo alla storia della minestra riscaldata”

L’ex vice di Sarri, Massimiliano Bongiorni, sostiene il ritorno a Napoli dell’ex allenatore, da poco dimessosi dalla guida della Lazio.

Nell’ambito di una recente intervista alla radio, Massimiliano Bongiorni, ex vice di Maurizio Sarri, ha manifestato il suo supporto per un potenziale ritorno del tecnico al Napoli. Bongiorni ha discusso vari aspetti della situazione attuale della squadra e del possibile impatto che un ritorno di Sarri potrebbe avere.

Col Barcellona non era facile, il Napoli è stato in partita all’andata, ma al ritorno si è vista la differenza. Anche dal punto di vista della tenuta atletica, il Barca è venuto fuori. Inter-Napoli? Il passaggio di consegne c’è perché, anche se manca la matematica, l’Inter quest’anno ha fatto un campionato a sé. I numeri stanno consacrando l’Inter Campione d’Italia e pur essendo il Napoli una grande squadra, ha affrontato una stagione travagliata. Con l’arrivo di Calzona ho visto più equilibrio e questo fa ben sperare per questo ultimo scorcio di stagione”.

Durante la trasmissione su Radio Crc, Bongiorni ha riflettuto sull’andamento della stagione del Napoli e sulla sua esperienza con Sarri. Parlando del passato glorioso del Napoli sotto la guida di Sarri, Bongiorni ha sottolineato l’importanza di avere giocatori adeguati per attuare il suo stile di gioco distintivo.

Il Napoli di Sarri? Per attuare quel tipo di calcio ci vogliono giocatori metallizzati e preparati. Il triennio di Sarri a Napoli è stato costruito al primo anno ed infatti i perni non sono mai cambiati negli anni. C’era un bel binomio perché arrivavano i risultati e facevi divertire. Questo finale di stagione permetterà anche a De Laurentiis di capire cosa può dare lui ed il suo staff a questo Napoli anche se poi il presidente lo conosce già bene. Nel calcio però poi servono i risultati e questi incideranno”.

Bongiorni ha concluso:

Ritorno a Napoli di Sarri? Non credo alla storia della minestra riscaldata perché lui conosce la piazza, conosce De Laurentiis, conosce le dinamiche e sarebbe avvantaggiato rispetto ad un giovane che potrebbe trovare delle difficoltà. Napoli è una piazza importante, ci vuole gente che abbia esperienza sul campo e fuori dal campo. Il presidente ha tempo e modo per capire quale sarà il futuro di questo Napoli”,

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