Pompei arricchisce Venezia. I fondi dei siti storici campani finiscono a Mestre

Pompei arricchisce Venezia. I fondi dei maggiori siti storici e culturali campani finiscono alla Coopculture, sede a Venezia Mestre.

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I fondi di Pompei arricchiscono Venezia? La risposta a questa domanda è si!  Il giornalista di Radio Amore Campania, Luca Antonio Pepe ha lanciato l’allarme sui social:

L’eccezionale scoperta del termopolio di Pompei porterà più turisti. Ma ad incassare sarà sempre Coopculture (la madre di tutte le cooperative rosse del settentrione) che gestisce il sito più importante al mondo.

Quindi, sapete dove andranno a finire i soldi degli incassi di Pompei e di riflesso il gettito prodotto? Non a Pompei…ma a Venezia Mestre, sede della cooperativa che gestisce in Campania circa 10 siti culturali.

E chi sta a capo di questa cooperativa? Giovanna Bardi, già membra del CdA della fondazione Monte Paschi di Siena. Potrei continuare ma tanto basta a giustificare la felicità del ministro Franceschini“.

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COOPCULTURE SI ARRICCHISCE CON POMPEI

Quanto denunciato dal giornalista di Radio Amore Campania risponde purtroppo al vero: Coopculture, sede a Venezia Mestre, solo in Campania gestisce gli scavi di Pompei, di Ercolano, di Cuma e di almeno altri sette siti fra Castellamare e Capri.
Il tutto gestito con Bandi di gara scaduti e mai rinnovati. Guadagnano su biglietterie online e “servizi aggiuntivi”, prevendita, ristorazione, caffetterie all’interno dei siti e dei musei, audioguide, cataloghi, sicurezza e personale.

Ennesimo schiaffo alla cultura napoletana e Campana, a questo punto chiediamo alle istituzioni locali di intervenire in merito e riportare in Campania quanto ci appartiene di diritto.

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