Rosario Pastore ha analizzato la vittoria del Napoli sul Bologna e ha risposto alle critiche sul portiere Alex Meret.
Il Napoli ha battuto il Bologna al Maradona, continuando la striscia positiva in campionato e in Champions. Gli uomini di Spalletti hanno incassato due reti dalla modesta squadra allenata da Thiago Motta e sul banco degli imputati è finito il numero uno azzurro Alex Meret.
Rosario Pastore, decano dei giornalisti napoletani, risponde alle critiche verso il portiere del Napoli e analizza la vittoria degli azzurri.
“E ora, per favore, non ricominciamo con lo spot: “Dagli addosso a Meret“. Il tiro al bersaglio sul portiere del Napoli sarebbe del tutto fuori luogo. Per un sacco di ragioni. Una è che il ritardo nell’intervento sulla palla del 2-2 felsineo rientra nell’ordine naturale delle cose, è un incidente che può capitare a chiunque, anche al più bravo del mondo.
Un altro motivo, e forse è il più importante, è che proprio ora è il momento che la tifoseria tutta stia particolarmente vicina al suo giocatore, tenendo presenti innanzitutto i precedenti. Abbiamo tutti visto che, dopo il pareggio, ci sono state altre incertezze nella prestazione di Meret, che ha risentito lui per primo gli effetti di quanto era accaduto”.
Rosario Pastore ha poi aggiunto: “Un segnale che potrebbe destare preoccupazioni se il portiere non sentisse per intero che la squadra è al suo fianco. Tutto l’ambiente, dai compagni al popolo tifoso, devono assolutamente stringersi attorno al giocatore, che stava brillantemente uscendo da un periodo buio e che ha appena firmato un impegno col club per il prossimo lustro. L’estremo difensore azzurro era stato praticamente irreprensibile, nel suo rendimento, fino a ieri.
Perché i numeri ci sono e perché da ogni parte, specie da colleghi di ruolo di grande prestigio, gli arrivano testimonianze del tutto positive. Bisognerà lavorare ancora sulla personalità, è vero. Ed è proprio per questo, che è fondamentale fargli sentire la totale stima d parte di tutti”.
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Il giornalista ha concluso: “Un’altra cosa: da più parti si avvertono sintomi di preoccupazione, si sentono voci tipo: il Napoli ha vinto ma ha stentato. Dopo la caterva di gol mancati d’un soffio? Dopo che era stata data, per quasi un tempo, una lezione di calcio alla “bestia nera” Motta? Perché non parlare, invece, della caparbietà nella ricerca del gol anche quando le cose parevano volgere al peggio? I momenti difficili ci sono stati, sarebbe ridicolo negarlo. Ed altri ci saranno ancora, vedrete.
Sarà fondamentale conservare freddezza e, specialmente, spietatezza. Cosa dovrebbero dire i milanisti che hanno tremato, ieri sera, con la loro squadra bloccata e, in qualche frangente, avvilita da un modesto Verona, col gol di Tonali arrivato solo a pochi minuti dalla fine?
Quindi, ora è il momento di credere ancora di più in questa squadra. Se, in futuro, ci saranno critiche giustificate da muovere, lo si farà. Ora non le merita affatto. Anzi, la gara col Bologna ha confermato la forza di questa squadra. Continuiamo a godercela, specie se questo sogno dovesse durare ancora molto a lungo. Magari per tutta la stagione”.