Paoloni shock: “Ho scommesso con calciatori che giocano ancora in Serie A e altri che sono oggi in Federazione”

L’ex portiere Marco Paoloni si è soffermato sullo scandalo del calcio scommesse in Serie A rivelando dettagli scioccanti.

L’ex portiere Marco Paoloni ha svelato dettagli scioccanti riguardanti il mondo delle scommesse nel calcio italiano. Durante un’intervista nella trasmissione di Rai 3, Avanti Popolo, condotta da Nunzia De Girolamo, Paoloni ha confessato di aver scommesso con calciatori ancora in attività nella Serie A e altri che oggi fanno parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC).

Paoloni ha dichiarato: “Ho scommesso con calciatori che giocano ancora in Serie A e altri che sono oggi in Federazione. Non andavo in giro con un registratore, ma avrei le prove. Mi hanno criticato sui giornali, ma i primi erano loro”. Questa rivelazione ha gettato luce sullo scandalo delle scommesse nel calcio italiano, coinvolgendo attivamente giocatori attuali e membri della Federazione.

L’ex portiere è stato coinvolto in uno scandalo precedente riguardante l’utilizzo di sonniferi nelle bottigliette d’acqua dei compagni di squadra della Cremonese, con l’accusa di aver influenzato il risultato di una partita. Sebbene sia stato radiato dalla FIGC a seguito di queste accuse, è stato successivamente assolto in ambito penale. Paoloni ha rivelato di essere stato vittima della ludopatia, una dipendenza dal gioco d’azzardo che lo ha portato a perdere circa 600 mila euro in tre anni, nonostante guadagnasse 200 mila euro all’anno. Ha iniziato a scommettere mentre giocava ad Ascoli, guidato da un compagno di squadra che lo ha introdotto a un sito di scommesse. Purtroppo, dietro questo sito c’era un coinvolgimento della malavita, con tutto che aveva origine da Singapore.

“In tre anni circa 600 mila euro e ne guadagnavo 200 mila all’anno. Ho iniziato ad Ascoli con un compagno di squadra che mi fece vedere un sito, un po’ come Fagioli con Tonali. Io non lo sapevo ma dietro c’era la malavita, tutto partiva da Singapore“.  

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