Pandora Papers, Mancini, Vialli e Ancelotti finiti nell’inchiesta dei conti offshore alle isole vergini. Ricchezze e guadagni finiscono nei paradisi fiscali.
PANDORA PAPERS
Pandora Papers, scopre i tesori nei paradisi fiscali di 35 capi di Stato e di governo e migliaia di vip. Dodici milioni di documenti riservatissimi smascherano le offshore di politici, stelle dello sport e spettacolo, generali e big degli affari. Dal re di Giordania al presidente ucraino, dal ministro olandese ai dittatori africani, da Julio Iglesias a Claudia Schiffer.Il Consorzio internazionale della stampa, da due giorni ha cominciato a pubblicare lo scandalo “fiscale” più grande della nostra storia contemporanea intitolato Pandora Papers.
La rivelazione riguarderebbe l’evasione in atto da parte di personaggi “al di sopra di ogni sospetto” per una cifra che fa girare la testa: trentadue mila miliardi di dollari. Quattrini che, eludendo le normali tassazioni di ciascun Paese. I soldi si troverebbero depositati sui conti offshore di Isole Vergini, Caimam, Dubai, Svizzera, Cipro e altri paradisi fiscali.
I titolari di questi tesori. Con i quali si potrebbe sfamare tre volte la popolazione miserabile del pianeta sarebbero i più diversi per estrazione e ruolo sociale. Da Tony Blair al presidente cileno Sebastian Pinera, dal capo di Stato africano Kenyatta a quello ucraino Vlodimir Zelensky sino ad arrivare a Putin. Sono soltanto i primi nomi di una lunghissima lista la cui denuncia forse non porterà a nulla di concreto. Ma che almeno e forse potrebbe spingere la gente e le persone perbene a riflettere per poi comportarsi di conseguenza e reagire in qualche modo.
MANCINI, VIALLI E ANCELOTTI
Nell’inchiesta Pandora Papers, sono comparsi i nomi di Flavio Briatore, del terrorista nero condannato per la strage di Piazza Fontana e fuggito in Giappone Delfo Zorzi, del boss mafioso Raffaele Amato in attesa di conoscere l’identità di quattro politici ancora sotto copertura.
Ma purtroppo ci sarebbero anche quelli di Carlo Ancelotti, Roberto Mancini e Gianluca Vialli, tre bravi ragazzi e facce pulite del nostro calcio ora citati dall’inchiesta come possibili elusori fiscali di cifre pazzesche, proprietari di aerei privati e cosucce a corredo.