L’edizione odierna de L’Equipe ha analizzato i due allenatori del Napoli, Rudi Garcia e Luciano Spalletti.
La stagione del Napoli di Luciano Spalletti è destinata a rimanere nella memoria collettiva. Il lavoro del tecnico di Certaldo all’ombra del Vesuvio ha portato al tanto ambito Scudetto conquistato matematicamente con cinque turni d’anticipo, grazie a prestazioni eccellenti in ogni reparto, battendo record sia in attacco che in difesa.
Ora a raccogliere l’eredità di Luciano Spalletti c’è Rudi Garcia. Il tecnico è stato presentato a Capodimonte, dimostrandosi all’altezza di raccogliere il compito con grande tenacia e alcuni obiettivi già in mente. Ma nell’ambiente napoletano c’è ancora tanto scetticismo nei confronti dell’ex tecnico della Roma che arriva in una piazza non nuova e con una certa esperienza sulle spalle.
Se all’ombra del Vesuvio ritengono che il suo ‘vecchio’ calcio non sia consono a quello attuale o che il suo modo di allenatore non si incastri alla perfezione nel progetto azzurro, in Francia invece la pensano completamente al contrario. Tanto ottimismo visti i due titoli vinti in Francia con il Lille e le semifinali di Champions League raggiunti alla guida del Lione. L’Equipe ha analizzato i due tecnici notando anche una certa somiglianza sotto tre aspetti in particolare. Ecco quanto si legge:
“Difficile arrivare dopo Luciano Spalletti che ha vinto il titolo nazionale dopo 33 anni, tuttavia Rudi Garcia ha somiglianze col suo predecessore: comunicatore intelligente, abile nel 4-3-3 e capace di rendere tutte le squadre competitive“.