Palamara, l’ex pm di Calciopoli parla di Juve-Napoli e commenta la sentenza del giudice sportivo Mastandrea.
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L’ex pubblico ministero che indagò su Calciopoli, Luca Palamara, ha parlato a Radio Punto Nuovo. L’ex pm di Calciopoli ha commentato la sentenza su Juve-Napoli .
PALAMARA SU JUVE-NAPOLI
“Caso Juventus-Napoli? Aspettiamo i ricorsi sul provvedimento in esame. Abbiamo letto il pronunciamento del giudice Mastrandrea, non è stata riconosciuta la causa di forza maggiore.
Sarà difficile trovare un vero punto di equilibrio rispetto a quello che la comunità mondiale sta vivendo.
Si pone il problema della riparazione: il protocollo si inserisce in questa vicenda. In quel protocollo, le società di calcio decisero di ripartire: anche con casi Covid in squadra, lo show doveva andare avanti.
Non è stato calcolato il riflesso delle autorità locali, con le Asl che possono far andare in crisi il sistema. Questa sentenza parte dal presupposto che il protocollo prevale sui provvedimenti dell’Autorità sanitaria locale.
Se la Lega avesse detto al Napoli: “non partire”, il problema si sarebbe risolto. Ora, bisogna dare una parola chiara“.
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IL NAPOLI POTREBBE RICORRERE ALLA GIUSTIZIA ORDINARIA
“Prossimi gradi di giudizio? Le ragioni del Napoli sono fondate, bisogna risolvere il problema della prevalenza degli ordinamenti.
Intervento Tar Lazio? Ecco perché dico di evitare giudizi definitivi in questa fase. Resta l’altro grande tema dell’autonomia dell’ordinamento sportivo. A questo punto vale la pena sedersi tutti attorno ad un tavolo.
Il campionato viene messo in discussione e tanto vale riproporre la bolla.
Io ho rivestito ruoli politico-associativi, per me è stato fisiologico relazionarmi con altri mondi. La magistratura è un’istituzione fondamentale dello stato di diritto. C’è una magistratura che ha una componente ideologizzata che ha maggiori rapporti.
I miei rapporti con lo sport? Il mondo del calcio mi cercava perché sono sempre stato appassionato di calcio ed avevamo costituito una rappresentativa dei magistrati“.
BILANCI DELLA JUVE
“La Juve e il caso Suarez? Non mi esprimo: ma, sicuramente nel 2006 indagai non contro la Juventus, ma sui procuratori sportivi e la Gea, più in generale sul doping amministrativo. Negli ultimi anni, sul doping amministrativo ci ha pensato la UEFA con il Fair play finanziario.
Resta da capire come sta operando il meccanismo dei controlli. Il tema della trasparenza dei bilanci è quello che impedisce di vincere non correttamente: bisogna capire come operano i controlli.
Il mio futuro: vogliamo ristabilire la verità dei fatti, rigetto le accuse che mi vengono mosse con forza e determinazione. Non ho mai alterato la mia funzione. Pronto a mettere a disposizione il mio bagaglio di esperienza professionale, per una magistratura autonoma ed indipendente“. Ha concluso Palamara su Juve-Napoli.
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