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Il Napoli chiude la stagione al terzo posto in classifica dopo aver sognato a lungo tempo lo scudetto. Le otto vittorie iniziali e la parziale rimonta hanno fatto sognare a lungo i tifosi del Napoli. Poi le troppe partite perse in casa, con Empoli e Spezia soprattutto, hanno inciso sulla classifica finale. Anche il trittico Fiorentina, Roma ed Empoli ha finito per distruggere tutto quello che si era creato, proprio nel momento in cui praticamente tutti vedevano il Napoli come una seria candidata alla vittoria dello scudetto finale. Il piazzamento Champions League, arrivato dopo due anni di assenza dalla grande manifestazione europea, è comunque un traguardo importante, ma l’amaro in bocca resta.
Abbiamo chiesto ad alcuni tra operatori del settore dell’informazione, manger tifosi e addetti ai lavori di dare i voti alle tre categorie: Società, Squadra e Spalletti, perché come i meriti sono di tutti, anche gli errori vanno equamente suddivisi.
Una squadra che ha perso tutte quelle partire al Maradona è complice del vilipendio alla nostra casa, il voto è anche generoso.
Spalletti 5
Parte benissimo e al di sopra delle aspettative ma chiude un campionato mai stato così alla nostra portata in maniera indegna sbagliando partite e cambi in momenti fondamentali.
Attenzione, sarebbero tutti 4, il voto in più è solo perché da questo Napoli ad inizio campionato non si sarebbe scommesso neanche sulla qualificazione alla Champions League.
Ha tenuto botta alla quantità incredibile di infortuni in questa stagione, alla Coppa d’Africa. Ha perso per tanto tempo Koulibaly. La struttura portante, Koulibaly, Anguissa, Osimhen è mancata per tanto tempo. Nonostante ciò il Napoli rimane la difesa meno battuta. Purtroppo quando serviva la zampata finale per il campionato, si è fatto sentire il peso delle difficoltà, a cui si è aggiunto il problema dell’assenza di Di Lorenzo sostituito da un esordiente.
Spalletti 7
Al primo anno a Napoli ha centrato la qualificazione alla Champions league, non era affatto scontato. Al netto di tutte le difficoltà, ha gestito bene la squadra, forse anche in maniera inaspettata, non so quanti ci sarebbero riusciti. Ha recuperato alcuni giocatori come Lobotka. Chiaramente ha fatto degli errori, come tutti, come li ha commessi anche la squadra. Purtroppo sono arrivati nei momenti delicati della stagione, quando non si poteva sbagliare più nulla. L’annata resta positiva, su queste basi si può ripartire per fare un grande campionato e provare a sognare nella prossima stagione.
La loro colpa è quella di aver mollato troppo presto e contro squadre ampiamente alla portata. Restano una ferita aperta le due sconfitte con l’Empoli e Fiorentina, nonché il pareggio al 91′ con la Roma. Una grande mancanza di carattere e personalità.
Spalletti 5,5 Ha centrato l’obiettivo Champions dichiarato dalla società a inizio stagione, per il resto tanta confusione nei cambi ed errori gravi contro Fiorentina ed Empoli. Le ultime dichiarazioni, poi, hanno lasciato qualche dubbio.
campionato alla portata, limiti caratteriali ma anche tanti infortuni.
Allenatore 6
perché tanti infortuni, in alcuni momenti sostituzioni.
Gli stessi pregi e gli stessi difetti da tanti anni ad oggi: un collettivo capace di esaltarsi, di deprimersi, di perdersi, di ritrovarsi e di smarrirsi nuovamente nei momenti decisivi. Perdere lo scudetto in casa con un percorso esterno da favola è materiale per i nuovi manuali di psicologia sportiva. La sfortuna comunque non è mancata. Discorso lunghissimo.
Allenatore 6
Un inizio strepitoso cavalcando il motto “sarò con te e tu non devi mollare”. Poi anche lui molla sul più bello dopo aver provato a battere anche la malasorte tra covid, infortuni e Coppa D’Africa. Centra comunque l’obiettivo Champions, che non era scontato. Letture, cambi e tenuta atletica da rivedere da marzo in poi.Dimentica Mertens e Demme, insiste su uno spaesato Zielinski. Illude e poi abbandona Elmas e Politano. Ha vinto la scommessa Juan Jesus, ha rigenerato Lobotka e Rrahmani, ma resta il mistero del poco utilizzo di Ghoulam e della mancata risoluzione del dualismo tra i pali.
Ha fatto divertire ed a tratti sognare. Ha raggiunto l’obiettivo fissato ad inizio stagione; ha fallito quello che sembrava essere a portata di mano. In tanti hanno giocato sapendo che lo “sfratto da Napoli” era dietro la porta. Se spiegassero anche cosa è accaduto ad Empoli, forse il voto potrebbe anche alzarsi di mezzo punto.
Spalletti 6
Ha fatto il suo e gli va riconosciuto. E’ mancato nelle “cuciture”, come racconta un vecchio adagio. Spalletti ha il grande merito di non aver mai accampato scuse per le assenze e di aver fatto giocare tutti i calciatori (ma proprio tuti). Ha sbagliato, come del resto capita a tutti. Solo che stavolta lo ha fatto nei momenti in cui i tifosi speravano di sognare. Se avesse perso più partite quando mezza squadra era fuori (tra dicembre e gennaio), oggi nessuno lo avrebbe contestato. Ma il trittico Fiorentina, Roma, Empoli ha segnato il rapporto coi tifosi. Il momento è importante ed il Napoli, purtroppo, nei momenti clou viene sempre meno.