Nuova indagine sulla Juve, Alvino punge bianconeri e Ronaldo: “Falsa solidarietà o falso in bilancio?”

La società di Angelli ancora nel mirino delle forze della Procura

Una nuova indagine sulla Juventus, questa volta si tratta di alcuni documenti relativi agli stipendi dei giocatori, con l’accusa di falso in bilancio.

Non si ferma l’inchiesta sul falso in bilancio della Juventus. Secondo quanto si apprende da calcioefinanza.it, i pm di Torino avrebbero trovato delle carte segrete sull’accordo stipulato tra i calciatori della Juventus e il club nel primo periodo dell’emergenza Coronavirus.

La Gazzetta dello Sport commentava la trovata della Juventus, ricordando che il club bianconero – prima di tutti in Italia e in Europa – riesce a trovare un’intesa con i propri tesserati per la «riduzione dei compensi pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020», così da rendere «gli effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta positivi per circa euro 90 milioni sull’esercizio 2019/2020. Qualora le competizioni sportive della stagione in corso riprendessero, la Società e i tesserati negozieranno in buona fede eventuali integrazioni dei compensi sulla base della ripresa e dell’effettivo conclusione delle stesse».

Inchiesta Juventus: falso in bilancio

Sui social sta spopolando un articolo di Gazzetta dello Sport che incensava Ronaldo per la sua scelta di rinunciare allo stipendio in periodo Covid. Anche Carlo Alvino ha richiamato l’articolo su twitter ed ha scritto: “A rileggerlo ora questo “storico” articolo viene da pensare: ma per Re Mida che scese in mezzo al popolo si trattò di falsa solidarietà o di falso in bilancio? Alla Procura di Torino l’ardua sentenza…“.

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