Due i difetti chiave del nuovo acquisto del Napoli, David Neres: bassa partecipazione alla fase difensiva e precisione nel tiro.
Francesco Di Giovambattista, match analyst, ha recentemente condiviso le sue impressioni su David Neres e sulla situazione attuale del Napoli ai microfoni di Radio Napoli Centrale.
Neres, che ha fatto il suo ingresso nel club partenopeo con grandi aspettative, ha alcune qualità promettenti, ma anche alcuni aspetti da migliorare. Di Giovambattista ha sottolineato che il Napoli, nonostante le difficoltà nel trovare la rete nelle ultime partite, ha mostrato una buona intesa sulla fascia destra, con Mazzocchi e Spinazzola che sembrano aver trovato un buon equilibrio. Tuttavia, il match analyst ha espresso perplessità riguardo alla scelta tattica di abbassare i due laterali, lasciando spazio al Verona e modificando l’assetto della squadra.
“Il Napoli non è riuscito a fare gol nelle ultime partite, è vero, ma l’armonia che si è creata a destra mi sembra davvero interessante, molto rodata. Per il resto, mi aspettavo un Napoli più coraggioso, non ho capito la scelta di abbassare così tanto Mazzocchi e Spinazzola concedendo spazio al Verona, mi piace la posizione di Kvara”.
Nel dettaglio, Di Giovambattista ha evidenziato due difetti specifici di David Neres: “Sappiate, però, che David Neres partecipa poco alla fase di non possesso e pecca un po’ di precisione nel tiro.” Queste osservazioni suggeriscono che il brasiliano, pur avendo abilità tecniche indiscutibili, potrebbe non essere ancora del tutto integrato nel sistema difensivo e potrebbe migliorare nella finalizzazione delle occasioni da gol.
Il match analyst ha anche fatto riferimento ai primi accenni di calcio relazionale che Neres aveva mostrato durante le amichevoli, una caratteristica che potrebbe emergere ulteriormente se affiancato a giocatori di qualità come Lukaku, Kvara e Lobotka. Tuttavia, nella partita contro il Verona, Di Giovambattista ha notato che il Napoli ha avuto difficoltà nel palleggio e nella creazione di spazi, con Lobotka e Anguissa spesso isolati e la squadra incapace di ampliare il gioco.
“Messo accanto a uno come Lukaku, Kvara e Lobotka, allora si potrebbe esaltare. In una delle prime amichevoli, avevo visto qualche principio del calcio relazionale del Fluminense, di Thiago Motta e di tutta quella corrente, con pregi e difetti. Contro il Verona non l’ho visto, anzi, ho trovato molta difficoltà nel palleggio, trovando Lobotka e Anguissa molto isolati, il Napoli aveva difficoltà ad andare in ampiezza e il Verona è riuscito a non dare al Napoli punti di riferimento”.