Dodicesima puntata di Napoli Rock con Elmas che scocca una freccia densa d’amore alla Damien Rice
Tornare in tour dopo una pausa di due mesi non è mai una roba scontata. Piombare in studio e registrare un nuovo album equivale calcisticamente a riprendere la preparazione in quel di Antalya in vista del tour de force. Polemiche per il Mondiale? Come cantavano i Queen “The show must go on”…il carrozzone mediatico non si può fermare neanche se si gioca a dicembre e si stravolge il regolare corso dei campionati. Lecito quindi che le band rock come il Napoli impieghino del tempo per oleare il motore e regalare al pubblico un grande spettacolo.
Il Napoli non è stato il solito Napoli. Nella ‘Scala del calcio’ del Meazza, ha perso 1-0 contro l’Inter ma subito gli azzurri si sono rifatti andando ad espugnare Marassi con il punteggio di 0-2. In quello che è il palcoscenico più importante per la musica italiana insieme all’Olimpico di Roma, il Napoli è stato meno rock del solito. Forse poteva essere migliore la scelta della programmazione con un concerto soft in una piazza diversa, invece subito nel fuoco. E lì si è visto un Napoli alla Kings of Convenience. Gruppi come Rolling Stones, Bruce Springsteen, Metallica etc sono di passaggio a Milano durante il tour e non subito: forse un debutto del 2023 meno duro avrebbe agevolato il Napoli ma per molti è meglio ricevere uno schiaffo ora che più tardi.
Al Marassi di Genova è stato un Napoli in versione jazz con una lettura attenta della partita ed un successo da grande squadra. Alla “Stardust” di Hoagy Carmichael. Non si è vista quella macchina da guerra a cui siamo abituati, la squadra di Luciano Spalletti ha lavorato per non subire goal ed ha colpito al momento opportuno.
Rigore dubbio ad inizio partita? In maniera scherzosa, proprio per togliere ogni dubbio Politano lo ha fallito. Quindi poi è salita sulle liane della foresta la pantera Victor Osimhen che ha sbloccato il punteggio. Domination? Si Victor. Dopo essere stato francobollato da Milan Škriniar per una marcatura in stile Jennifer Lopez su Ben Affleck, il calciatore nigeriano si è conquistato il suo spazio ed ha anticipato tutti sul primo palo, grazie all’assist di Mario Rui: il secondo assistman della serie A dopo Theo Hernandez. Tocco prelibato di un calciatore che è sempre di più un maestro di musica classica e in questo caso possiamo citare Beethoven perché è ovvio che da parte sua c’è delusione per non aver giocato a San Siro. La Samp ha fatto di tutto per frenare ancora il Napoli, con uno Stankovic vulcanico in stile Fulci.
E poi Elmas…quanti aggettivi dovrebbero essere scritti sul macedone che sta diventando raffinato, il migliore tra Milano e Genova che dimostra di essere freddo dal dischetto e scocca una freccia densa d’amore. Alla Damien Rice con ‘Delicate’.
Il Napoli sta migliorando quindi adesso è in quella fase di formazione…un po’ come quando i Doors sono passati da un album all’altro, da Strange Days a Morrison Hotel, per aumentare anche la varietà della musica e spaziare in mondi e sonorità mai toccate.
Napoli campione d’inverno? Considerando quello che è avvenuto con Sarri e l’anno scorso sempre con Spalletti, è giusto pensare che sia un dato inutile a cui far riferimento. Un po’ come quando gli artisti vincono dei premi nelle trasmissioni televisive ma quello che conta sono i dischi d’oro o di platino, che certificano quanti album sono stati venduti. Alle band interessa vedere quante persone ascoltano la loro musica, così come a Napoli tutti sognano il successo in primavera, mica in inverno.
Consigli per gli ascolti
1. Queen – The show must go on
2. Kings of Convenience – Misread
3. Hoagy Carmichael – Stardust
4. Pantera – Domination
5. Beethoven – Sinfonia numero 9
6. Fulci – Apocalypse Zombie
7. Damien Rice – Delicate
8. Doors – Roadhouse Blues