Vettosi: “Osimhen? Senza la sua cessione, il Napoli rischia danni economici seri. Conte non è un vero manager”

L’esperto di finanza analizza le implicazioni economiche della mancata vendita di Osimhen e critica la gestione di Antonio Conte.

Fabrizio Vettosi, rinomato esperto di finanza applicata al calcio, è intervenuto nella trasmissione ‘Forza Napoli Sempre’ su Radio Marte per discutere le sfide economiche che il Napoli potrebbe affrontare. Vettosi ha espresso preoccupazione riguardo al futuro finanziario del club, sottolineando che la mancata cessione di Victor Osimhen potrebbe comportare danni economici significativi.

La Questione Osimhen e il Suo Impatto Economico

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Secondo Vettosi, la permanenza di Osimhen potrebbe rivelarsi problematica per il bilancio del Napoli.

Che danni economici subirebbe il Napoli nel caso non riuscisse a cedere Osimhen? Sarebbe sicuramente rivelante, poiché con Osimhen e Conte a contratto il Napoli avrebbe allocato due risorse di circa 40 milioni di euro di costo lordo. Ricordo, tra l’altro, che il Napoli l’anno prossimo, dalle mie previsioni, avrà ricavi che supereranno i 150-160 milioni lordi. Ragion per cui, solo 150 milioni saranno assorbiti dal costo del personale, ovvero dagli ingaggi”.

Vettosi ha spiegato che l’intero staff di Conte incide per circa 16 milioni di euro lordi sul bilancio del club, inclusi gli stipendi del tecnico e dei suoi collaboratori. “Quasi un terzo del budget per gli stipendi sarebbe destinato esclusivamente a Conte e Osimhen,” ha aggiunto Vettosi. “Se non si realizza una plusvalenza, come quella di Osimhen, il Napoli potrebbe chiudere il bilancio 2025 con una perdita significativa, intorno ai 120-130 milioni di euro.”

Il Futuro Economico del Napoli: Rischi e Strategie

Vettosi ha anche messo in luce che i costi operativi del Napoli si aggirano intorno ai 40 milioni di euro, il che comporterebbe una perdita già di -20/-30 milioni di euro, escludendo gli ammortamenti. Con l’aggiunta di ammortamenti per circa 90 milioni di euro, la situazione finanziaria diventa complessa. Tuttavia, il patrimonio del club, che supera i 200 milioni di euro, potrebbe tamponare queste perdite, anche se le implicazioni finanziarie restano rilevanti.

“Lo scenario, che appunto si dovrebbe realizzare solo nel caso non ci fosse una plusvalenza, che ad oggi vedo solo quella di Osimhen, avrebbe un bilancio che potrebbe chiudere con una perdita piuttosto rilevante. Se considerate che i costi operativi del Napoli sono intorno ai 40 milioni di euro, già i ricavi meno i costi danno un -20/-30, a cui poi aggiungiamo gli ammortamenti per circa 90 milioni di euro e, dunque, nel 2025 si andrebbe a chiudere per cifre di perdita intorno ai -120/-130 milioni di euro. Tranquillamente, però, assorbibile dal patrimonio del Napoli che supera i 200 milioni di euro, però finanziariamente comincia a essere rilevate anche in virtù della strategia di Conte: pensare che il Napoli vende Osimhen che ha 25 anni, e prende Lukaku che ne ha 30, si evidenzia uno stravolgimento della strategia societaria”.

Oltre agli aspetti economici, Vettosi ha criticato la gestione di Conte, definendo il tecnico “non un vero manager.” “Un manager dovrebbe essere in grado di adattarsi e integrarsi nei contesti aziendali,” ha detto Vettosi. “Conte, invece, ha cambiato diversi club senza riuscire a completare il suo progetto, lamentandosi dei giocatori che non rispecchiano la sua filosofia. Un vero manager si basa su principi diversi e sa come gestire le risorse disponibili.”

 

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