Simeone: “Conte come papà Diego, passione per il calcio e gioco nella testa! Con lui si fatica davvero. Vogliamo dimostrare che il Napoli sta crescendo”

L’attaccante Simeone è intervenuto a Radio CRC soffermandosi su diverse tematiche, dal lavoro con Conte alla sfida di Empoli.

Oggi, durante la trasmissione “A Pranzo con Chiariello” su CRC, Giovanni Simeone, attaccante del Napoli, ha condiviso importanti riflessioni sul momento della squadra e sul lavoro con l’allenatore Antonio Conte. Le sue parole offrono uno spaccato interessante sulla mentalità che sta guidando il Napoli in questa stagione.

Un Napoli rigenerato sotto la gestione Conte 

Simeone ha messo in luce come l’inizio di stagione, caratterizzato dall’arrivo di Conte, abbia dato nuova linfa alla squadra: “Napoli rigenerato? Non so se sia la parola giusta, forse lo si dice in giro: iniziare bene con un allenatore molto capace e con tanta esperienza ci ha dato molta forza e fiducia, abbiamo trovato calciatori nuovi che ci danno una grandissima mano. Iniziare bene è stata la chiave del momento che stiamo attraversando.

Riferendosi al motto di Conte, “Amma fatica”, Simeone ha spiegato come la vera sfida sia abbracciare la mentalità del mister: “Il lavoro con Conte? La cosa più importante del motto ‘Amma fatica’ è entrare nella mentalità del mister: devi faticare davvero tutto il giorno per fare ciò che ti chiede, nel momento in cui entri nella sua mentalità il corpo si adatta velocemente al lavoro che vuole fare. All’inizio però è stata dura, soprattutto nei ritiri. Il mister vuole cambiare sempre lo stile in base alle qualità dei giocatori: ognuno è diverso dall’altra, quindi la squadra è forte perché non ha una sola strategia bensì tante. Questo crea difficoltà agli avversari e a noi dà forza per trovare nuove soluzioni in base al mister e all’avversario. Questa cosa è bella e interessante, per noi calciatori è bello cambiare perché così sfruttiamo tutte le idee del mister”.

Lukaku e il valore dei compagni

Parlando di Romelu Lukaku, Simeone ha espresso la sua ammirazione non solo per le qualità calcistiche del belga, ma anche per le sue doti di leader, estendendo il riconoscimento anche agli altri nuovi arrivati come Neres, McTominay e Gilmour, che portano con sé una forte volontà di collaborazione:

Lukaku? Romelu mi ha colpito molto, come calciatore lo conosciamo da anni, ma come persona è un intelligente compagno di squadra, aiuta sempre gli altri. Questo lo rende un leader oltre che un grande calciatore. Posso dire che anche Neres, McTominay e Gilmour sono arrivati con la forza di voler aiutare i compagni”.

Un attacco tra i più completi d’Europa?

Simeone nel mirino del Torino: pronta un'offerta da 10 milioni

Simeone ha manifestato fiducia nella qualità del Napoli, dichiarando: “Attacco tra i più completi d’Europa? Abbiamo una bella squadra, dovremmo affrontare tante sfide per capire il nostro livello: siamo in crescita, la squadra ha sempre qualcosa da migliorare ed il mister aiuta i calciatori a trovarsi il meglio possibile in campo. La squadra è forte, i giocatori lo sono, e per arrivare lontano bisogna giocare di gruppo”.

L’attaccante ha paragonato Conte al padre Diego per la sua passione e comprensione del gioco. Questa capacità di leggere le partite potrebbe essere la chiave per raggiungere obiettivi ambiziosi: “La gestione delle partite? Il mister ha una mente al 100% concentrata sul Napoli, mi ricorda molto papà Diego perché ha passione per il calcio ed il gioco nella testa: vede tutto, intuisce, e questo deriva dall’esperienza e dal vedere tante ore di calcio. Così capisci quando attaccare e quando difendere, sono le doti di un allenatore forte”.

Poi ancora: “Scudetto? Il gruppo ha qualcosa di molto importante, ed è il gioco di squadra. Così si può arrivare lontano, essere un gruppo unito tra chi gioca poco e chi gioca di più. Devono essere tutti coinvolti e noi lo siamo, poi dove arriveremo dipende dalle partite che giocheremo. Poi chissà. Una persona da ringraziare per la mia carriera? Ce ne sarebbero tante, mi sostengono ancora. La famiglia: mamma è una persona che mi supporta e mi ha sempre dato una mano in ciò che ho voluto. Vedere i propri genitori aiutarti a realizzarti i sogni è qualcosa di bello, penso molto a lei.

Il futuro nel calcio: più tattica e osare di più

Simeone ha anche condiviso la sua visione sul futuro del calcio, evidenziando come il gioco stia diventando sempre più fisico e tattico:

Il futuro nel calcio? Il calcio cambia sempre anno dopo anno, c’è molta più tattica ed attenzione ai dettagli: è più fisico, oggi devi essere un atleta forte e veloce per giocare. Si andrà sempre di più su queste direzioni, certe volte mi immagino sprinter alle Olimpiadi perché in allenamento facciamo corse per migliorare velocità e forza. Stiamo diventando più tattici, vediamo meno dribblatori e sono sempre quelli più forti. Servono giocatori che osano, e secondo me questa cosa si sta perdendo. Tutti vogliono giocare bene e facile, ma servirebbe osare di più e togliere questo pensiero del giocare facile. Per fare un gol devi osare, non è facile, devi fare qualcosa che nessuno si aspetta e che fa la differenza. Gol in trasferta? Magari posso aiutare la squadra e cercare di vincere la partita, sono match difficili questo mese: cinque scontri che abbiamo voglia di affrontare, dopo la pausa non mi piace mai aspettare”.

Prossimo incontro contro l’Empoli

Guardando al futuro immediato, Simeone si è concentrato sulla preparazione per la partita contro l’Empoli, in programma domenica 20 ottobre alle 12:30:

Empoli? Stiamo preparando il match fisicamente e tatticamente, sarà difficile in un orario un po’ strano in cui giocare. Ma per partite così bisogna iniziare forte, uno non è abituato a giocare alle 12.30 e so bene che in quel campo non è facile giocare contro una squadra che sta bene. Vogliamo dimostrare che il Napoli sta crescendo”.

Exit mobile version