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Napoli-Palermo, la moviola della Gazzetta: rosso giusto a Vasic, contatto Le Douaron-Caprile era rigore”

Due episodi controversi analizzati dalla Gazzetta: rigore negato e rosso giusto per Vasic nella sfida del Maradona.

Il Napoli ha dominato il Palermo con un rotondo 5-0 nel match di ieri allo stadio Diego Armando Maradona. La squadra di Antonio Conte ha confermato la propria solidità difensiva, non subendo gol per la quarta volta consecutiva in campionato, dopo le vittorie contro Bologna, Cagliari e Juventus.

Tuttavia, l’incontro non è stato esente da polemiche. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha esaminato due episodi arbitrali che hanno suscitato le proteste del mister del Palermo, Alessio Dionisi, durante il match. Sebbene in conferenza stampa Dionisi abbia riconosciuto i meriti del Napoli, i momenti chiave della partita meritano un’analisi più approfondita.

Il primo episodio: Contatto in area

Il primo episodio controverso è avvenuto al 25esimo minuto del primo tempo. Le Douaron, attaccante del Palermo, è caduto in area dopo un contatto con il portiere Caprile. L’analisi della Gazzetta evidenzia come il portiere sia uscito in modo impreciso, sembrando più intenzionato a spingere l’attaccante piuttosto che a colpirlo. Il VAR, in questo caso, non è intervenuto, ma la moviola suggerisce che un rigore sarebbe stato giustificato. Ecco quanto si legge:

“25esimo minuto del primo tempo. Le Douaron entra in area e cade dopo un contatto con Caprile, uscito sbagliando i tempi: più che colpire braccia o gambe, il portiere sembra dare una spinta alla punta del Palermo. Il Var non lo vede ma il rigore ci poteva stare”.

Il secondo episodio: Il rosso a Vasic

Il secondo episodio controverso riguarda l’espulsione di Vasic per un intervento su Gilmour. La Gazzetta ha sottolineato che, sebbene il contatto sia stato involontario, il colpo al volto è stato giudicato pericoloso, giustificando così il cartellino rosso mostrato dall’arbitro.

“Sembra giusto il rosso a Vasic, che col piede colpisce al volto Gilmour: intervento involontario ma pericoloso”.

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