La corsa scudetto del Napoli passa dalle vittorie allo stadio Maradona, gli azzurri in casa hanno perso quattro partite. Una tendenza da invertire ad ogni costo, altrimenti sarà impossibile continuare a lottare per il titolo in Serie A. Gli azzurri dovranno dare segnali positivi già sabato quando affronteranno proprio al Maradona l’Udinese. Una sfida delicatissima perché arriva dopo la vittoria con il Verona, in trasferta, ma soprattutto dopo la sconfitta in casa con il Milan, che è costata una brusca frenata. Il mancato rigore su Osimhen in Napoli-Milan, resta un errore clamoroso, perché molto simile a quello per cui si è gridato allo scandalo in Torino-Inter. Ma questo non toglie che il Napoli deve fare punti in casa ad ogni costo.
Napoli: quattro sconfitte allo stadio Maradona
Corriere dello Sport analizza le statistiche del Napoli quando gioca in casa: gli azzurri hanno raccolto 26 punti tra le mura amiche, mentre ben 34 in trasferta (la migliore in Serie A). Il periodo nero della squadra di Spalletti c’è stato a dicembre con una squadra falcidiata da infortuni e Covid 19, che ha perso ben tre partite allo stadio Maradona: Atalanta, Empoli e Spezia. Nove punti potenziali, che se ad esempio fossero stati tre pareggi, ora metterebbero gli azzurri in cima alla classifica insieme con il Milan. Ma anche la sconfitta con i rossoneri grida vendetta, perché al netto della prestazione opaca del Napoli, c’è un rigore netto su Osimhen che poteva magari dare un altro pareggio alla squadra di Spalletti. Insomma la classifica degli errori arbitrali contro il Napoli è ricca di episodi a sfavore purtroppo.
Ma il Napoli ora non può pensare a questo: ci sono ancora nove partite da giocare in Serie A, di queste cinque si giocano allo stadio Maradona. Ecco quanto scrive Corriere dello Sport: “Il calendario, sulla carta, sembra essere un alleato, ma pareva lo fosse anche tre mesi fa, quando invece il Naoli frenò bruscamente: dentro quel santuario, nel quale cercare di rifare la storia, arriveranno l’Udinese, la Fiorentina, la Roma, il Sassuolo e il Genoa, ognuno con le proprie ambizioni, qualcuno con tracce di disperazione“.