Napoli-Lazio, una sconfitta che fa riflettere: troppe ‘montagne russe’ in una singola partita

La Lazio di Sarri vince al Maradona per 2-1 regalando al Napoli di Rudi Garcia la prima sconfitta stagionale.

La prima sconfitta in campionato del Napoli di Rudi Garcia porta la firma della Lazio, vittoriosa 2-1 al Maradona nella terza giornata di Serie A. Gli azzurri, dopo un ottimo primo tempo, si smarriscono nella ripresa e lasciano l’intera posta in palio ai biancocelesti.

Primo tempo dominato, poi il blackout

Il Napoli parte fortissimo e mette alle corde la Lazio nei primi 45 minuti. Gli azzurri macinano gioco, creano occasioni a raffica ma non concretizzano. Al 38′ la doccia fredda: contropiede fulminante della Lazio e Luis Alberto gela il Maradona con un preciso rasoterra. L’1-0 ospite dura pochi secondi: sugli sviluppi del calcio d’inizio, Zielinski pareggia i conti con un pregevole tiro a giro. Sembra l’inizio della rimonta azzurra, ed invece nella ripresa arriva l’inatteso blackout.

Crollo improvviso nella ripresa

Il Napoli del secondo tempo è irriconoscibile: svagato, disunito, fragile. La Lazio prende campo e fiducia, trovando il nuovo vantaggio con Kamada. Gli azzurri non reagiscono, Sarri inserisce forze fresche che mettono in ghiaccio il risultato. Nel finale annullate due reti a Felipe Anderson, ma il punteggio non cambia. Termina 1-2 all’ombra del Vesuvio, con un Napoli smarrito e mai in partita nella ripresa.

Garcia, scelte discutibili

Pesano le scelte di formazione di Rudi Garcia. Clamorosa la sostituzione di Kvaratskhelia, il migliore del Napoli, a inizio secondo tempo. Il georgiano, fresco di premi come miglior giocatore del mese di agosto in Serie A, avrebbe forse meritato più fiducia.

Insomma, una sconfitta che fa riflettere in casa partenopea. Servirà ripartire con umiltà e spirito di sacrificio, ritrovando al più presto la retta via. Il campionato è ancora lungo.

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