Napoli, i problemi non sono risolti: Garcia di nuovo in bilico

Dopo la sconfitta di ieri sera al Maradona contro la Fiorentina, non sembrano esserci dubbi sul fatto che il Napoli dello scorso anno sia di fatto ormai solo un ricordo. La Viola ha dato una lezione di equilibrio e di sostanza alla squadra partenopea, che invece si è espressa solo a sprazzi, dimostrandosi ancora una volta disorganizzata e incostante. Ancora una volta sono stati troppi gli errori banali e le distrazioni all’interno dei novanta minuti, che sono costati punti preziosi.

Andiamo allora a fare un punto della situazione sull’operato del club azzurro alla pausa per le nazionali, le cui partite sono disponibili per un’analisi sul portale Wincomparator. Dopo le prime 8 giornate la squadra di Rudi Garcia è al quinto posto in classifica con 14 punti, dunque al momento fuori da un posto in Champions League. Il vero problema riguarda la fase difensiva, con i gol subiti che sono già 9 (3 in più rispetto all’anno scorso in questo preciso istante della stagione). La retroguardia appare decisamente meno solida e la squadra è più lunga e meno compatta, e si subiscono troppe occasioni da rete anche per l’eccessiva distanza tra i reparti. Sicuramente su questo dato hanno influito la cessione del coreano Kim Min-Jae al Bayern Monaco e l’infortunio di Amir Rrahmani, con Natan e Ostigard che non sono attualmente allo stesso livello.

L’altra statistica particolarmente negativa riguarda il rendimento casalingo della formazione campana, che davanti ai propri tifosi ha già perso 2 partite in campionato (contro Lazio e Fiorentina), eguagliando già ad ottobre il numero di ko interni della scorsa stagione in Serie A. Le sconfitte tra le mura amiche diventano 3 se si considera anche il ko contro il Real Madrid. A proposito di Champions, il Napoli ha esordito con la vittoria faticosa in Portogallo con lo Sporting Braga e ha poi ceduto contro i Blancos, per cui al momento ha 3 punti dopo due match ed è ancora in piena corsa per il passaggio del turno.

Il bilancio complessivo ad oggi non può però che essere abbastanza negativo, dal momento che parliamo della formazione campione d’Italia che puntava a difendere il titolo conquistato l’anno scorso. L’addio di Luciano Spalletti pesa ed è inevitabile che già ad ottobre la situazione di Garcia sia in bilico, anche per una gestione dei giocatori che non appare straordinaria. Le reazioni alle sostituzioni da parte di Osimhen con il Bologna e di Politano ieri sera lasciano immaginare che il tecnico francese non abbia ancora sotto controllo la situazione, e le scelte tattiche e i cambi a gara in corso appaiono di difficile comprensione.

Dal mercato non è arrivata di certo una spinta in più e i nuovi acquisti, da Natan a Lindstrom, passando per Cajuste, non sono stati finora in grado di dare un apporto importante e di alzare il livello. Se a questo si aggiunge un rendimento al di sotto rispetto all’anno scorso di giocatori come Kvaratskhelia e Lobotka, che l’anno scorso hanno trascinato gli azzurri, si comprendono tutte le attuali difficoltà del Napoli, che è assolutamente chiamato a cambiare marcia dopo la sosta.

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