Napoli, è sempre colpa dei tifosi? Basta ritiratevi in pensione

A Napoli è sempre colpa dei tifosi, i fans non sono liberi di esprimere critiche, immediatamente censurati da vecchi e nuovi paladini della comunicazione.

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NAPOLI. Ora basta!, non è possibile che a Napoli sia sempre colpa dei tifosi. Possibile che i napoletani non sono liberi di esprimere nessun giudizio, giusto o sbagliato che sia?

Ad ogni critica corrisponde la solita stucchevole multa mediatica, di vecchie e nuove cariatidi del giornalismo nostrano, che a differenza della mozzarella di bufala, o della pizza, non sono di rilievo nazionale o internazionale.

SEMPRE COLPA DEI TIFOSI

Pochi, se non  pochissimi, esprimono giudizi equilibrati, ed è un piacere ascoltarli o leggerli, penso ai Zaccone, ai Brunetti ai Cirillo, ai Silver Mele, Forgione o Elio Goka e mi perdonino se ne dimentico qualcuno. Di contro troppe sono le vecchie e nuove “glorie”, sempre pronte a censurare il tifoso.

Dall’alto del pulpito mediatico, al di là di come ognuno se ne faccia un’idea, giusta o sbagliata, affermarla con certezza, quell’idea, soprattutto se diretta a forti sospetti, senza prove, senza documenti, senza verifiche certe e incontestabili, sarebbe un azzardo punto e basta, anche davanti all’evidenza.

PRO O CONTRO DE LAURENTIIS

Sembra che il concetto social di essere pro o contro De Laurentiis abbia investito anche coloro che dovrebbero essere super partes, per una questione professionale e perchè no anche di vocazione.

Vecchie e nuove penne che sentenziano sempre contro il tifoso, elogiando sistematicamente la dirigenza azzurra: e l’equilibrio? possibile che la ragione sia di casa sempre da una sola parte?.

Criticare i tifosi e come criticare gli spettatori quando un film è un flop. Il Napoli non è un flop ma una bellissima realtà. I tifosi azzurri però non sono semplici tifosi, nel senso comune del termine, a differenza di altri, il napoletano è innamorato, e come tale reagisce: Volete criticare chi ama? ne siete davvero in grado? Ora basta è giunto il momento che qualcuno vada in pensione e che altri cambino modus operandi prima di implodere. La rete non perdona.

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