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Nel suo approfondimento per la Gazzetta dello Sport, Antonio Giordano racconta il momento di respiro per Antonio Conte, che dopo settimane di emergenza e infermeria affollata ritrova tre uomini chiave: Rrahmani, Lobotka e Hojlund. Tre rientri che, come sottolinea Giordano, «ricompongono la spina dorsale di un Napoli che può tornare a guardare avanti con fiducia».
«Nel turbinio dei certificati medici», scrive il giornalista della Gazzetta dello Sport, «Conte ha potuto persino liberare un sorriso». Dopo settimane di ansia e cartelle cliniche stese “a mo’ di sentenze”, il tecnico ha visto rientrare in gruppo i suoi punti di riferimento. Rrahmani, leader difensivo, ha ritrovato il campo col Como; Lobotka è tornato a disposizione, pronto a riprendere in mano la regia; e Hojlund ha superato i problemi fisici che lo avevano tenuto ai margini.
Come spiega Giordano nel suo articolo per la Gazzetta dello Sport, «è su quella dorsale che si costruiscono i successi o, quando va male, i disastri: portiere, centrale, regista e centravanti». E Conte, partendo proprio da quella base, può affrontare con maggiore serenità il tour de force che attende il Napoli tra campionato e Champions.
Il cronista sottolinea anche il ritorno alla solidità difensiva: con Rrahmani di nuovo al comando e Milinkovic-Savic tra i pali — «un portiere rivoluzionario», lo definisce Giordano — gli azzurri hanno blindato la porta dopo settimane complicate.
Nel passaggio finale del suo pezzo sulla Gazzetta dello Sport, Antonio Giordano evidenzia l’importanza del recupero di Lobotka, «il pensatore», che torna a guidare il centrocampo con la lucidità e il ritmo che erano mancati. E davanti, Hojlund è chiamato a trasformare quella ritrovata struttura in gol e concretezza.
Un Napoli più completo, più solido, e — come conclude Giordano — «con la schiena dritta».