La sconfitta al Bentegodi ha cambiato il destino della squadra, ora attesa da tre esami di maturità
Il Napoli vola in testa alla Serie A con un vantaggio di quattro punti sulle inseguitrici. Una cavalcata che ha radici precise: la sconfitta di Verona. Quel giorno Antonio Conte stravolse tutto, scrive il Corriere dello Sport, con “messaggi forti alla dirigenza e allo spogliatoio“.
Da quel momento gli azzurri hanno cambiato marcia: sette vittorie, un pareggio, sedici reti realizzate e solo due subite in otto partite. La cura Conte-Oriali ha prodotto una trasformazione impressionante, certificata dai sei clean sheet in nove giornate di campionato.
Il tecnico pugliese ha plasmato un Napoli nuovo, paziente e letale. Non più la squadra “ombrosa e fragile” di un tempo, ma un gruppo maturo che sa aspettare il momento giusto per colpire. Lo dimostrano le vittorie contro Monza, Como, Empoli e Lecce: dodici punti conquistati con la sicurezza delle grandi.
Ora però il calendario alza l’asticella. Prima il Milan a San Siro, poi l’Atalanta al Maradona e infine l’Inter ancora in trasferta. Un trittico terribile che dirà molto sulle reali ambizioni scudetto del Napoli. Ma Conte lo sa: la sua creatura è pronta per il grande salto.