Sarri: “Higuain voleva andare via, ci misi 5 minuti per convincerlo a restare. Sorpreso dal silenzio di ADL, ammiro Conte e la capacità di far investire i suoi club”

L’ex allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, ha rilasciato alcune dichiarazioni esclusive alla Gazzetta dello Sport toccando diversi temi.

Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli e figura amata dai tifosi partenopei, ha rilasciato una serie di dichiarazioni esclusive ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Le sue parole offrono uno spaccato interessante della sua carriera e dei suoi rapporti con giocatori e dirigenti.

Sarri ha iniziato la sua intervista rivelando un aneddoto affascinante riguardante Gonzalo Higuain, uno dei suoi pupilli durante la sua esperienza al Napoli. Quando Sarri arrivò a Napoli, Higuain era determinato a lasciare il club. Tuttavia, l’allenatore riuscì a convincerlo in soli cinque minuti, promettendo che il tipo di calcio che intendeva proporre avrebbe permesso all’attaccante argentino di segnare una miriade di gol. Sarri ha dichiarato:  “Quando arrivai a Napoli, Gonzalo Higuain voleva andare via. Lo convinsi in 5 minuti: gli dissi che con il calcio che avrei voluto proporre, avrebbe segnato valanghe di gol. Da quella volta, quando ci discutevo gli dicevo sempre: Gonzalo dammi ragione ora, tanto poi me la dai fra tre giorni”.

L’ex allenatore non ha nascosto la sua ammirazione per Higuain, definendolo “il centravanti ideale”, sottolineando così quanto lo consideri un calciatore di livello superiore: Higuain è il mio centravanti ideale, ma lo sarebbe per qualsiasi allenatore. Top assoluto”.

Il silenzio di De Laurentiis e la spesa sul mercato

sarri de laurentiis

A Sarri è poi stato chiesto del sorprendente silenzio di Aurelio De Laurentiis e dei recenti investimenti sul mercato, Sarri ha espresso stupore ma anche ammirazione. “Sono ammirato da Conte”, ha detto Sarri, lodando Antonio Conte per la sua capacità di guidare i club verso investimenti significativi. “Oltre ad essere un grandissimo allenatore, ha questa capacità di far investire i suoi club. Il Napoli ha costruito una squadra forte e Antonio realizzerà un ciclo importante. Non so se vincerà subito, ma la storia di Conte è quella. Aurelio è impulsivo caratterialmente, ma sotto la sua gestione il Napoli è cresciuto e gli sarò sempre grato per avermi fatto allenare la squadra del cuore. I suoi silenzi sorprendono, ma spero sia l’inizio di qualcosa di positivo”.

Le scuse a Christian Maggio

Infine, Sarri ha guardato indietro nella sua carriera e quando gli è stato chiesto semmai avesse voluto scusarsi con qualcuno ha tirato in ballo Christian Maggio, ex difensore del Napoli. “Mi sono scusato personalmente quando ci siamo rivisti qualche mese fa a Coverciano. La mia ultima partita a Napoli coincideva con il suo addio agli azzurri: preso dalla voglia di chiudere a 91 punti, non l’ho fatto entrare. Ho sbagliato”, ha ammesso Sarri. Questo episodio rivela un lato più umano e riflessivo dell’allenatore, che non ha esitato a riconoscere i propri errori.

Exit mobile version