La sconfitta degli azzurri risveglia i soliti stereotipi e pregiudizi contro la squadra partenopea
Notizie calcio Napoli – Il Napoli cade al Maradona contro l’Atalanta. Uno 0-3 che fa male, figlio di un primo tempo da dimenticare e della doppietta di uno scatenato Lookman, seguita dal sigillo finale di Retegui.
Ma ciò che più colpisce non è tanto la sconfitta, quanto la reazione dei media nazionali. Gli stessi che dopo il trionfo azzurro a San Siro avevano parlato di scandalo, oggi rialzano la testa con un entusiasmo quasi sospetto. Le telecronache tradiscono una malcelata soddisfazione, con toni che si fanno “più leggeri” ad ogni gol della Dea.
È la conferma di quanto diceva il grande Diego Maradona: il Napoli deve sempre lottare contro tutto e tutti. Quando la squadra ha vinto lo scudetto, nessuno ha sottolineato il lavoro eccezionale della società, l’organizzazione impeccabile, la programmazione vincente. No, si è parlato solo di miracolo, come se un trionfo del Sud fosse un’anomalia da derubricare a caso isolato.
La capolista ora vede l’Inter potenzialmente a -1, in attesa della sfida di stasera contro il Venezia. Ma ciò che emerge prepotentemente è l’atteggiamento dei media del nord: dai tombini riemerge il solito mix di livore e pregiudizi contro una città che è diventata un brand internazionale, ammirata in tutto il mondo.
Mentre i tifosi al Maradona applaudivano comunque la squadra, dimostrando una maturità invidiabile, radio, tv e giornali sembravano quasi festeggiare. Un atteggiamento che conferma come il calcio italiano sia ancora ostaggio di vecchi stereotipi e discriminazioni territoriali.
La provocazione di Palmeri
Tancredi Palmeri non ha perso tempo per cercare di mettere in difficoltà Antonio Conte. Il giornalista, con un tweet chiaramente provocatorio, ha provato a prevedere le parole del tecnico: “Non eravamo dei fenomeni prima, non siamo dei brocchi adesso. Bisogna rimanere coi piedi per terra. Arriviamo da un decimo posto con 40 punti di ritardo, sono altri quelli che hanno l’obbligo di vincere“.
La lezione di stile di Conte
Ma il tecnico leccese ha spiazzato tutti con una risposta che rappresenta una vera lezione di stile nel calcio italiano. “L’Atalanta va solo applaudita, è più forte di noi in questo momento“, ha dichiarato Conte in conferenza stampa. “Noi dobbiamo essere sportivi, quando incontriamo una compagine migliore lo dobbiamo ammettere. Poi non è detto che alla fine il Napoli non possa essere più forte dell’Atalanta“.
Niente scuse, niente polemiche arbitrali, nessun alibi: solo il riconoscimento dei meriti degli avversari. Un atteggiamento raro nel calcio moderno, che contrasta nettamente con il clima avvelenato creato dai media nazionali.
La strada è ancora lunga e la squadra di Conte resta prima in classifica. Il 10 novembre ci sarà lo scontro diretto che potrà dire molto sul futuro del campionato. Ma una cosa è certa: il Napoli, ancora una volta, dovrà vincere contro tutto e tutti.
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