Napoli 2024: Più Rumorosa di Tre Cinesi e Dodici Napoletani Insieme!

Francesco Pollasto 3 Min Read
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Napoli ha celebrato il 2024 con fuochi d’artificio spettacolari, con uno spirito di festa unico e iconico.

Napoli, 2024 – Carissimi lettori, vi scrivo sotto un cielo che non ha più bisogno di stelle. Perché? Perché a Napoli abbiamo deciso che i fuochi d’artificio devono illuminare il Capodanno 2024. E no, non è colpa dell’inquinamento luminoso, ma della nostra irrefrenabile voglia di festeggiare. O forse di protestare? Chi può dirlo.

Ricordo un dialogo del grande Luciano De Crescenzo, nel suo film “32 Dicembre”, che oggi sembra più una profezia che una semplice battuta. Parlava di come noi napoletani sparassimo fuochi d’artificio “per tre cinesi, tre messicani e per 12 napoletani più uno”. Ebbene, sembra che abbiamo preso questa affermazione un po’ troppo sul serio.

Il capodanno 2024 a Napoli è stato un anno di continua celebrazione. Ogni giorno, per qualsiasi motivo, dai compleanni ai “buongiorno”, i cieli si illuminano e i botti risuonano. Il maggiore Patton, se fosse ancora tra noi, probabilmente avrebbe già prenotato un volo di sola andata per la più tranquilla Cornovaglia, in cerca di un po’ di silenzio.

Ma cosa festeggiamo, o contro cosa protestiamo? Difficile dirlo. Forse festeggiamo la fine di un altro giorno di traffico caotico, o forse protestiamo contro la pizza all’ananas, chi può dirlo? La verità è che abbiamo sempre avuto un debole per il dramma e l’esagerazione. E se il resto del mondo usa le parole, noi preferiamo i fuochi d’artificio. Più rumorosi, più colorati, più… napoletani.

E il Padre Eterno in tutto questo? Beh, secondo De Crescenzo, non è sordo, ma distratto. E onestamente, chi può biasimarlo? Con tutto questo trambusto, anche un’entità onnipotente avrebbe bisogno di un paio di tappi per le orecchie.

In conclusione, cari lettori, se avete in programma di visitare Napoli nel 2024, non dimenticate di portare con voi un paio di occhiali da sole per la notte e un buon senso dell’umorismo. Perché qui, tra un botto e un lampo di luce, si nasconde il vero spirito di una città che non ha mai imparato a bisbigliare, ma solo a urlare la sua bellezza e la sua follia.

E ricordate: se non potete batterli, unitevi a loro. Armatevi di gioia e festeggiate con noi. Perché a Napoli, ogni scusa è buona per un po’ di rumore e allegria.

Un Giornalista Napoletano Che Ha Smesso di Contare le Ore di Sonno Perse

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