Muore Gianni Di Marzio, l’uomo che da allenatore voleva portare Maradona al Napoli già prima del 1984. L’ex tecnico durante una intervista a Sky ha svelato il retroscena dell’affare Maradona che si poteva concretizzare già nel 1978, ovvero sei anni prima che il Pibe de Oro arrivasse a Napoli. Per chi ha conosciuto Gianni Di Marzio, chi lo ha ascoltato in tv, alla radio, chi lo ha letto sui giornali non si sorprenderà. Perché Gianni Di Marzio ha lavorato come dirigente ed osservatore per tanti club, riuscendo sempre ad identificare calciatori importanti con netto anticipo sugli altri. Gianni Di Marzio è morto nella notte a 82 anni, il saluto del figlio Gianluca è stato da brividi, anche perché ricorda pure Maradona, quel calciatore che non è mai riuscito ad allenare.
Muore Gianni Di Marzio, aveva scoperto Maradona
Gianni Di Marzio aveva scoperto il talento pure di Diego Armando Maradona già nel 1978. “Ero stato da poco nominato allenatore del Napoli e andai a Buenos Aires per i Mondiali del 1978. C’erano anche Radice e Trapattoni. Arrivo in hotel, il Don Carlos, e dopo un paio di giorni ricevo la telefonata di Settimio Aloisio. Un ingegnere di origini calabresi che viveva in Argentina da vent’anni. Era uno dei responsabili della sezione calcio della polisportiva Argentinos Juniors. Era una brava persona, tifoso del Catanzaro, dove avevo fatto benissimo come allenatore. Mi dice: ‘Ti devo fare vedere un ragazzo fenomenale che abbiamo, non ha ancora 18 anni ed è stato anche tra i 40 pre-convocati per i Mondiali, solo che Menotti alla fine ha preferito gente di maggiore esperienza. Lo devi assolutamente vedere’. Sinceramente ho rimandato al mittente i suoi inviti più di una volta. Ero appena diventato allenatore del Napoli, ero nel momento migliore della mia carriera, ed ero lì per vedere e magari prendere calciatori che quel Mondiale lo giocavano“.
Nell’intervista rilasciata a Sky, Di Marzio racconta della visita in hotel, del rapporto di amicizia che in quella estate si era creato con Diego Armando Maradona. Ma anche del timore che “Pesciaroli, tifoso della Lazio, potesse farmelo soffiare. Era nostro per 220.000 dollari, 300 milioni di lire dell’epoca”. L’affare Maradona al Napoli del 1978 non si conclude perché “Ferlaino non ne volle sapere. Non era uno che puntava sui giovani, a differenza mia. Lui preferiva i giocatori esperti e già conosciuti perché gli facevano vendere gli abbonamenti. Poi 6 anni dopo Antonio Juliano, probabilmente si ricordò delle mie parole e lo presero dal Barcellona per 13 miliardi. Ricordo ancora quell’intervista di Diego sull’aereo che lo stava portando a Napoli in cui mi ringraziava. Io e lui abbiamo sempre avuto un rapporto stupendo“. Alla fine Maradona arrivò a Napoli per 13 miliardi, ma era il 1984; Gianni Di Marzio come sempre aveva anticipato tutti.