Per Moggi la crisi del Napoli deriva dall’aver ceduto alla contestazione dei giocatori contro Garcia, ora serve un ds di carisma e polso come Tare.
Luciano Moggi, ex dg della Juventus, è intervenuto a Radio Crc puntando il dito contro la società del Napoli per la crisi che sta vivendo la squadra. Secondo Moggi, il grave errore è stato commetto la scorsa estate quando è stato esonerato l’allenatore Rudi Garcia, evidentemente non gradito allo spogliatoio partenopeo:
“Credo che la crisi del Napoli sia cominciata quando i giocatori hanno iniziato a contestare apertamente Garcia rendendo pubbliche durante le partite delle cose successe negli spogliatoi. La società non ha tenuto in considerazione quello che poteva succedere mandando via il tecnico per accontentare i calciatori. Probabilmente era meglio vendere quei 2-3 giocatori che criticavano Garcia” ha detto Moggi.
L’ingaggio di Mazzarri è stato un altro errore secondo l’ex dirigente: “È stato preso come allenatore di passaggio e i giocatori lo considerano tale. Questo provoca mancanza di motivazioni e autostima necessaria per ottenere risultati“.
Moggi ricorda una situazione simile vissuta al Napoli nel 1988: “C’era la squadra che contestava Bianchi e Ferlaino voleva esonerarlo. Gli dissi di mandare via invece i 4 giocatori contro l’allenatore. Ferlaino mi diede retta, la squadra si ricompattò e vinse in Italia e in Europa“.
In conclusione, per risollevare l’ambiente servirebbe un direttore sportivo di carisma e personalità: “Al Napoli serve un dirigente come Tare, che si è imposto alla Lazio ed è attualmente libero. Con lui i giocatori non avrebbero vita facile“.