L’ex allenatore analizza le prime scelte tattiche di Conte per il suo Napoli e l’importanza del lavoro per conquistare un posto da titolare.
Luigi De Canio, ex allenatore del Napoli, commenta le prime uscite della squadra e le scelte tattiche di Antonio Conte in un’intervista esclusiva a 1 Station Radio.
In un recente intervento a “1 Football Club”, programma condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio, Gigi De Canio ha condiviso le sue impressioni sulla nuova era del Napoli sotto la guida di Antonio Conte. L’ex allenatore ha analizzato la prima amichevole della stagione e le strategie del tecnico leccese.
“Ieri la prima sgambata del Napoli. Sotto il profilo puramente numerico, o relativo alle aspettative, ha poca importanza, se non per l’allenatore. Chi giocherà lo deciderà Conte, ma non ora. Essendo calcio d’agosto, anche questa amichevole ha una rilevanza pressoché nulla, se non per una osservazione attenta del tecnico. Indicazioni importanti potranno arrivare nei prossimi impegni”.
Il Modulo di Conte: un chiaro segnale
De Canio ha sottolineato l’importanza del modulo scelto da Conte, anticipando che il 3-4-2-1 potrebbe diventare la formazione preferita: “Da quando Conte ha parlato di Kvaratskhelia, ho capito che la direzione sarà questa. Il tecnico ha la capacità di adattare il modulo alle esigenze della partita, ma sembra chiaro che il 3-4-2-1 possa diventare il suo punto di riferimento”.
Riguardo a Ngonge, De Canio ha avvertito che è prematuro discutere di titolarità. “Ogni giocatore avrà la possibilità di conquistarsi il proprio spazio, giorno dopo giorno. La risposta alle sollecitazioni di Conte sarà cruciale. Solo dimostrando impegno negli allenamenti potranno guadagnarsi una maglia da titolare”.
De Canio ha evidenziato la coerenza di Conte, sottolineando come il tecnico difenda sempre i suoi giocatori, ma richieda il massimo impegno in campo: “Chi crede di essere sicuro della propria posizione deve fare attenzione. Se non mantiene il livello negli allenamenti, rischia di retrocedere. Conte esalta le caratteristiche dei suoi, ma è fondamentale che i giocatori si adattino ai suoi dettami”.