Arek Milik ex attaccante del Napoli, oggi al Marsiglia, parla della sua esperienza in maglia azzurra e del sogno Juventus.
Arkadiusz Milik nel Marsiglia di Sampaoli ha ritrovato i gol e il sorriso. L’ex attaccante del Napoli ha raccontato ai microfoni dell’Equipe la sua esperienza in Campania.
“A Napoli ero in una situazione un po’ strana. La scorsa estate, il club mi disse: o rinnovi o te ne vai. Volevo scoprire altro, volevo andarmene. Durante l’estate, le cose non sono andate come speravo, la pandemia non ha aiutato. E, a gennaio, il Marsiglia è stato il club che mi ha voluto di più.
Ho pensato che fosse una buona opportunità per me, venire qui e giocare. Non volevo aspettare fino alla prossima estate. Sarei stato libero e avrei potuto andare in un club più grande, forse. Ma non giocare affatto per un anno era troppo”.
Milik all’Equipe ha poi aggiunto:
“Come sono stati gli ultimi mesi a Napoli. È brutto non poter fare ciò che ami, stai male. Ero molto frustrato perché c’erano altri giocatori nella mia situazione, che hanno anche rifiutato di rinnovare, eppure hanno continuato a giocare. Sono stato emarginato, ma cercavo di concentrarmi sul mio futuro. La squadra è sempre stata gentile con me, anche lo staff, ho ancora amici lì.
Ti è sembrato ingiusto? Molti giocatori sono in questa situazione. Prendi uno dei più grandi club del mondo, il Bayern Monaco: Alaba non ha voluto rinnovare. Gioca lo stesso e dà il 100%. Ma non voglio più parlarne più, voglio pensare solo al Marsiglia. La Juventus? Certo, ho dei sogni e voglio giocare nei migliori club del mondo. Questo è il mio obiettivo.
Mi dico: cosa devo fare per essere in questi club tra due anni? Forse tra due mesi? La strada è dare il 100% ogni giorno, essere pronti per ogni partita, e migliorare. Nel calcio, due mesi sono molti e due anni sono enormi. Ho cominciato dieci anni fa, avevo 17 anni. Oggi ne ho 27, sono un altro giocatore”.