Il Milan perde con l’Udinese per 3-1 e rischia di uscire fuori dalla qualificazione alla Champions League, Pioli contestato.
Due sconfitti ed un pareggio nelle ultime cinque gare di Serie A, il Milan di Pioli sta facendo una fatica clamorosa a tenere salda la prossima qualificazione alla Champions League. In mezzo c’è stato il doppio confronto con il Tottenham che ha smorzato un po’ gli animi, perché una qualificazione ai quarti di finale va sempre festeggiata. Eppure anche con gli Spurs di Conte non si è visto un grande Milan, nonostante la stampa mainstream abbia fatto passare il cambio di modulo, più attento e difensivista di Pioli, come la genialata del secolo.
Udinese-Milan: l’analisi di Pioli
“Quando una squadra sviluppa una partita così, in cui non siamo stati né precisi né attenti né intensi vuol dire che l’allenatore ha lavorato male nella preparazione alla gara. E’ stata una prestazione troppo bassa per il nostro livello. Sarebbe grave pensare già ai quarti di finale di Champions: raggiungere i primi quattro posti del campionato è troppo importante. Sono sicuramente deluso dal nostro lavoro, siamo stati sotto ritmo.
Leao? Gli ho chiesto di essere incisivo, invece qualche volta è stato troppo lontano dalla porta. Quando gli arrivano pochi palloni tende ad abbassarsi: non può prendere palla così lontano dalla porta e poi dribblare 5-6 giocatori. Ma dopo una serata così non mi vadi parlare dei singoli. Tutti dobbiamo fare meglio” questa l’analisi di Pioli a Gazzetta.
Il tecnico del Milan ora vuole sfruttare la sosta per rilanciare mentalmente e tatticamente la sua squadra. L’idea di Pioli è quella di ritornare al 4-2-3-1, uno schema che la scorsa stagione e ad inizio di quella in corso aveva portato i suoi frutti. Poi abbandonato perché si subivano troppi gol. Ora la ricetta per il rilancio Milan passa proprio da questa idea.
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