Fabrizio Miccoli rivela che era vicino al Napoli e poi dichiara che ha chiesto scusa a tutti per la vicenda legata al giudice Falcone
Fabrizio Miccoli ripercorre tutta la sua carriera. A GoalCar l’ex calciatore di Nardò racconta vari episodi dai primi inizi, la Juventus, e l’avventura in rosanero, con la maglia del Palermo: “Non volevo andare al Perugia, però la Juventus insisteva per mandarmi in prestito. Alla fine mi sono trovato benissimo, con quella maglia ho dimostrato le mie qualità e meritato la Nazionale. Con i bianconeri mi ritrovai in una squadra fortissima. In attacco c’erano Del Piero, Trezeguet, Di Vaio e Zalayeta. All’inizio è stato difficile, ma poi ho realizzato di far parte di un gruppo incredibile e non volevo più andare via”.
Miccoli era ad un passo dal Napoli ma l’acquisto di Lavezzi cambiò tutto
Miccoli ha poi proseguito citando il Napoli: “Dopo Benfica, dovevo andare al Napoli, è assolutamente una piazza in cui mi sarebbe piaciuto andare. Poi non si fece più niente, il Napoli comprò Lavezzi ed io scelsi il Palermo. Lì ho battuto tanti record, sfiorammo la Champions che mancammo per un punto. Sono stato fortunato perché ho lavorato con grandi allenatori: De Rossi, Ballardini, Zenga, Guidolin, Gasperini…”.
Sulla vicenda legata al giudice Falcone: “Non penso quelle cosa che ho detto (“Quel fango di Falcone“, furono le sue parole, ndr), ho chiesto scusa a tutti, ho provato a mettermi in contatto anche con la sorella, ho sbagliato e chiedo di nuovo scusa. Non so più cosa fare per farmi perdonare”.