Mertens l’uomo in più di Carlo Ancelotti al Napoli. Milik scalpita e vede la Lazio

L’uomo in più di Carlo Ancelotti al Napoli è Mertens. Dietro Milik o centrale nel 4-2-3-1, il belga si candida per il debutto in campionato contro la Lazio sabato sera.

MERTENS L’UOMO IN PIU’

NAPOLI – Chiamatelo pure l’uomo in più. L’equazione, scrive la Repubblica, del resto, è abbastanza semplice: con un solo campione, ci sono diverse soluzioni offensive. L’identikit è quello di Dries Mertens, l’ultimo a tornare a disposizione dalle vacanze post Mondiale ma già indispensabile per Carlo Ancelotti al Napoli.

MERTENS DIETRO MILIK

L’allenatore azzurro non ama le etichette rigide per quanto riguarda i ruoli. Tradotto: in un 4-2-3-1 (una soluzione che Ancelotti non ha mai realmente accantonato) Mertens potrebbe agire alle spalle di Milik. Ma la coesistenza non sarebbe da escludere neanche col modulo attuale, ecco perché il belga ha avanzato la sua candidatura anche per il match di sabato all’Olimpico contro la Lazio: si è goduto gli ultimi due giorni di vacanza con un blitz a Capri.

ANCELOTTI PREPARA LA SFIDA CONTRO LA LAZIO

Il Napoli riprende la preparazione nel rinnovato centro tecnico di Castel Volturno e il chiodo fisso sarà la trasferta contro la Lazio di Simone Inzaghi. La priorità è una sola: cancellare le amnesie del precampionato e partire con il piede giusto. Ancelotti ha già illustrato la sua ricetta: squadra equilibrata e compatta dietro ma esplosiva davanti considerando che le soluzioni non mancano.

MILIK E MERTENS PRONTI, CALLEJON  SOTTO TONO

Milik sarà sicuramente confermato al centro del tridente e Mertens spera di strappare una maglia da titolare. Potrebbe agire in coppia con Insigne alle spalle dell’attaccante polacco. Il belga, dunque, è in ballottaggio con Callejòn, apparso un po’ sotto tono contro il Wolfsburg, oppure rappresentare la carta in corso d’opera per spaccare la partita. Deciderà Ancelotti. E la premessa è d’obbligo. Le gabbie predefinite non appartengono all’allenatore azzurro, altrimenti non avrebbe mai fatto convivere campioni del calibro di Pirlo, Seedorf, Kakà, Rui Costa e Shevchenko. Milik e Mertens rappresentano un’altra sfida. Che Ancelotti intende vincere. Con un uomo in più come Mertens, l’impresa non sembra impossibile.

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