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Nel Napoli c’è già stato un numero uno friulano, scrive Repubblica, e non un o qualsiasi: Dino Zoff è una delle leggende del calcio italiano. Arrivò al San Paolo nel 1967 dal Mantova e diventò protagonista. Cinque anni di alto livello. «L’esperienza al Napoli non l’ho mai dimenticata. È stata unica. Col Napoli ho conquistato la Nazionale e conservo ancora oggi bellissimi ricordi della città».
«Posso solo parlare bene di Meret. Me lo avevano già segnalato nel settore giovanile dell’Udinese, poi ha disputato un buon campionato di serie B con la Spal. In A non si è ripetuto soltanto per i problemi fisici, ma è un portiere molto interessante».
«Non so se può fare il titolare, questi sono discorsi che non mi competono. Dico soltanto che ha le qualità per mettersi in mostra».
«L’accoppiata potrebbe rappresentare una buona garanzia per Meret. Ripeto, per quanto mi riguarda è completo. Ha un bel fisico e sa fare tutto. Gli manca solo un po’ d’esperienza, ha giocato poco in serie A. Io ad esempio quando sono arrivato al Napoli avevo quattro anni alle spalle con il Mantova».
La pubalgia lo ha tormentato per diversi mesi (si è anche operato) tanto che è tornato in campo solo a gennaio, poi nel finale di stagione ha avuto pure un problema alla spalla e la sua annata di fatto si è chiusa ad aprile. Ha giocato soltanto tre mesi. Le qualità, però, non sono in discussione.
«E’ un ragazzo di grande prospettiva», continua Zoff. Qualcuno lo reputa più forte di Gigio Donnarumma, il presente della Nazionale italiana. «Sinceramente – continua Zoff – non mi piacciono queste classifiche. Sono entrambi molto bravi e hanno un talento fuori dal comune, ma devono ancora dimostrare. Non bisogna avere fretta, devono crescere».
«Non mi ha sorpreso l’arrivo di Carlo a Napoli – conclude Zoff – serviva un tecnico di esperienza dopo la gestione Sarri e De Laurentiis ha fatto una scelta importante. Lo scudetto? Dipenderà dal mercato. Bisogna aspettare la fine dei Mondiali».