Dopo la pesante sconfitta in Coppa Italia contro il Frosinone, Massimo Mauro critica duramente alcuni calciatori del Napoli, in particolare Raspadori.
La sconfitta del Napoli per 4-0 in casa contro il Frosinone, che ha sancito l’eliminazione dalla Coppa Italia, ha scosso i tifosi azzurri. A commentare la gara è stato anche Massimo Mauro, ex calciatore e commentatore televisivo, che ha lanciato un’accusa pesante ai giocatori azzurri.
“Fino a mezz’ora dalla fine della partita c’era la seconda squadra, poi sono entrati i big ed è andata malissimo”, ha detto Mauro a Mediaset. “Sono rimasto colpito da altri due aspetti. Il primo è che Napoli ha preso quattro gol quando sono entrati quattro big”.
Il secondo aspetto, secondo Mauro, è ancora più grave: “I giocatori che finora hanno avuto poco spazio non passavano la palla ai compagni. Ho avuto l’impressione che cercassero la giocata importante per mettersi in mostra. E faccio anche i nomi: Raspadori”.
L’ex giocatore ha poi spiegato cosa potrebbe esserci dietro a questo comportamento: “È come se ci fosse l’ansia di mettersi in evidenza agli occhi dell’allenatore. Non m’è piaciuto come si sono mossi in attacco. La cosa peggiore che può capitare in una squadra è vedere un compagno in attacco e non dargli la palla. Ed è capitato per tre, quattro volte”.
Napoli, eliminazione shock in Coppa Italia: figuraccia senza attenuanti
La sconfitta per 4-0 contro il Frosinone ed eliminazione dalla Coppa Italia è un colpo durissimo per il Napoli campione d’Italia. Una figuraccia difficile da digerire, al netto delle evidenti responsabilità della società e del presidente De Laurentiis nelle scelte sbagliate del dopo-scudetto.
Ma ciò che più preoccupa è l’immagine offerta dalla squadra, ormai spaccata in due tronconi: da una parte chi scende in campo svogliato, dall’altra chi smania per questioni contrattuali. Il campo ha emesso sentenza impietosa: l’erba del Maradona è terra di conquista, una facilità imbarazzante nel subire 4 reti dal Frosinone.
Persino il ricorso ai titolarissimi si è rivelato un boomerang, con prestazioni ampiamente insufficienti. Al triplice fischio, scintille tra Osimhen e i difensori, mentre Mazzarri si prendeva tutte le responsabilità di un gruppo allo sbando.
Serve una scossa immediata, per evitare che la stagione cada nel baratro. Ma ancor prima sarà necessaria un’analisi interna seria e profonda, per capire dove si è sbagliato e come uscirne. Questo Napoli appare smarrito e diviso: ricompattarlo è la priorità.