Manolas sfida il Barcellona: “So come si elimina. Meritiamo le final eight”

Kostas Manolas sfida il Barcellona, lo fa ricordando un suo gol messo a segno contro i blaugrana in Champions League. Ora ci riprova col Napoli.

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In una lunga intervista a Repubblica, Kostas Manolas parla del Barcellona prossima sfida che il Napoli giocherà in Champions League. Gara decisiva per il passaggio del turno, dopo il pareggio 1-1 all’andata. Con una vittoria il Napoli si regalerebbe le final eight ed il passaggio degli ottavi, mai accaduto nella storia azzurra. “All’andata meritavamo la vittoria” dice Manolas ricordando il pareggio del San Paolo, con i gol di Mertens e Griezmann. Vincere al Camp Nou, anche se vuoto non sarà affatto semplice. Setien ha recuperato qualche pedina importante, ma dovrà fare a meno di un paio di squalificati importanti come Busquets e Vidal. Intanto Manolas lancia la sfida al Barcellona: “So come si batte”.

Ecco l’intervista di Manolas a Repubblica

Com’è il Camp Nou.

«Stadio imponente, farà impressione pure vuoto. Il campo è largo, ideale per il loro gioco.Dovremo prendere subito le misure, eseguire gli ordini di Gattuso e stare sereni, perché
l’aspetto mentale è decisivo. Ho già giocato al Camp Nou con la Roma».

L’ultima volta in Spagna finì 4-1 per il Barcellona.

«Risultato bugiardo, autoreti mia e di De Rossi. Ma ci rifacemmo all’Olimpico: la Roma vinse 3-0 e andò in semifinale, dominando».

Il gol decisivo lo segnò lei.

«Fu un’emozione pazzesca, indimenticabile. Ma la semifinale fu merito dell’intera squadra. La Roma giocò 90’ super e il mio gol fu il premio per il lavoro di tutti. Spingemmo insieme la palla in fondo alla rete».

È stato il gol più importante della sua carriera?

«Sì, ma sono legato anche a quello che segnai al Torino, con la dedica per Davide Astori, un ragazzo speciale. Eravamo stati spesso compagni di stanza. Perdita terribile».

Messi come si ferma?

«Di squadra, senza temerne il talento».

È lui il numero uno al mondo?

 

«Secondo me sì, per qualità e intelligenza calcistica».

Al San Paolo non brillò.

«Ma il Barcellona fece gol lo stesso al primo tiro. Con loro è così: non c’è solo Messi, basta distrarsi un attimo per essere puniti».

Sono passati 165 giorni, da allora: c’è più spazio per le sorprese, giocando l’8 agosto?

«I valori non cambiano. Ma sono ottimista e non ho paura. Vogliamo sorprendere il Barcellona. La pressione l’hanno loro, anche se è una sfida speciale pure per noi».

C’è Suarez in più, rispetto all’andata.

«Ma anche Koulibaly. Pensiamo a fare la nostra partita, non agli avversari».

A proposito di capitani: Insigne recupera?

«Speriamo di sì, per noi Lorenzo è importante».

 

Come arriva il Napoli a questa partita?

«Abbiamo fatto bene con la Lazio, possiamo crescere ancora».

E Manolas come sta?

«Benissimo anche io, il dolore alle costole è passato».

Potreste passare Ferragosto insieme, a Lisbona…

«Ma per arrivare alla Final Eight dobbiamo eliminare il Barcellona. Guai a pensare ad altro

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