Il Direttore Sportivo del Napoli si è raccontato al Social Football Summit, parlando di mercato, Conte e del suo arrivo in azzurro.
Giovanni Manna, DS del Napoli, ha rilasciato importanti dichiarazioni durante il Social Football Summit all’Olimpico di Roma, intervistato dai giornalisti di Sky Sport Gianluca Di Marzio e Luca Marchetti.
Sul tema scudetto, Manna è stato chiaro: “È un po’ prematuro parlarne, il campionato è lungo. Stiamo cercando di tornare al Napoli di De Laurentiis, siamo focalizzati su questo”. Il dirigente ha poi aggiunto un’interessante riflessione sul suo ruolo: “Non mi dà fastidio essere considerato giovane, anche se all’inizio comporta delle complicazioni. Il nostro profilo professionale sta cambiando”.
Particolarmente interessante il retroscena sul suo arrivo in azzurro: “Dopo Juventus-Frosinone ricevetti una chiamata da un numero sconosciuto, era Chiavelli. Quando ti chiama una società come il Napoli non puoi dire di no”. Sul rapporto con Antonio Conte, ha rivelato: “Il primo incontro fu a casa sua. Subito mise in chiaro che Di Lorenzo e Kvara non andavano toccati”.
Riguardo al mercato, il DS ha fatto il punto su diverse situazioni. Sul rinnovo di Kvaratskhelia: “Vogliamo premiare il suo percorso, ha altri due anni con noi. Se non troveremo l’accordo ne riparleremo a fine stagione”. Su Osimhen: “Avevamo il diktat di fare mercato con la sua uscita, è risaputo che voleva andare via”.
Per il mercato di gennaio, Manna mantiene una posizione cauta: “Restiamo attenti alle opportunità per migliorare la rosa. Abbiamo già investito molto, le operazioni devono avere un senso logico”. Infine, una curiosità su McTominay: “All’inizio lo volevo in prestito, l’ho preso con un po’ di fantasia”.