Mandorlini: “Simeone attaccante vero, Raspadori…”

Andrea Mandorlini parla a Radio Crc durante il programma ‘Si Gonfia la rete’ delle differenze tra Raspadori e Simeone. L’allenatore dice: “È un campionato avvincente. Grande inizio di campionato del Napoli, per quanto riguarda le altre squadre ci sono sempre gli stessi problemi. Bisogna essere grati al Napoli che sta facendo un grande calcio, con calciatori giovani e bisogna fare i complimenti a Spalletti. Ci può stare un calo, credo che la gestione di Spalletti sia impeccabile. Bravi i ragazzi a farsi trovare pronti, bisogna continuare così. La pausa è importante, gli azzurri devono tornare con la stessa mentalità. Inter e Juve sono società organizzate, sono squadre con un grande organico. Ci sono delle problematiche legate ai nuovi arrivati. La Juventus è partita con problemi tecnici e giocatori che sono mancati, ma insieme all’Inter si riprenderà. Il Napoli ha idee nuove, quando il presidente ha annunciato questo cambio nessuno gli credeva mentre alla lunga ha avuto ragione“.

Poi Mandorlini aggiunge: “Ho avuto la fortuna di allenare Simeone, è un ragazzo fantastico ed ha un carattere incredibile. È forte fisicamente, anche più di Raspadori che è un giocatore tecnico che può giocare dietro la punta. Luciano riesce a trovare il meglio da questi giocatori con le loro qualità, sta facendo benissimo anche con Osimhen fuori. Le caratteristiche sono importanti e credo che Luciano le stia utilizzando al meglio.
Simeone è un attaccante che va nell’area, non ha paura ed è forte di testa. Negli ultimi anni veniva criticato per i pochi gol, ma era per la poca esperienza. Il gol di domenica è da attaccante vero.
Non ha la tecnica di Raspadori, ma sono entrambi forti. Il Napoli, quando lo incontrai, aveva giocatori importanti che hanno fatto la storia. Nel calcio, però, bisogna avere il coraggio di cambiare. Kim sta dando una grandissima dimostrazione di personalità, ha tanta voglia e si vede.
Ci saranno anche momenti meno positivi, ma è impressionante l’entusiasmo di questi ragazzi. In Italia ci sono pochi giocatori, soprattutto i giovani che vanno all’estero come Scamacca. Non so da cosa dipende questo problema. In Serie B ci stanno tanti giocatori giovani che si stanno imponendo, ma bisogna saper aspettare“.

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