Scotto: La maledizione di settembre colpisce ancora il Napoli

La maledizione di settembre colpisce ancora il Napoli. Per tre anni di fila: tre crociati rotti: Milik due volte poi Chiriches

MALEDIZIONE DI SETTEMBRE

Non c’è due senza tre. Purtroppo il proverbio non sbaglia nemmeno stavolta. Per il terzo anno di fila il Napoli subisce un infortunio pesante ad inizio stagione. La maledizione di Settembre, per tre anni di fila: tre crociati rotti, a quanto pare. È capitato nel 2016 ad Arkadiusz Milik (anche se per la precisione era il 7 ottobre), capitò ancora all’attaccante polacco il 23 settembre di un anno fa. E purtroppo dovrebbe essere accaduto di nuovo quest’anno. Stavolta è Vlad Chiriches a fermarsi, che come Milik nel 2016 si infortuna gravemente con la sua nazionale.

Operatori dell’informazione rumeni danno per sicuro l’esito più grave, parlando di una tempistica estremamente lunga. Sei mesi almeno, di fatto con la stagione compromessa. Meglio essere cauti, anche perché il Napoli non si è ancora espresso, ma non sono neanche arrivate smentite. Per questo i timori – purtroppo – sono fondati.



TRE CROCIATI ROTTI

È capitato ancora, come con Milik nel 2016, quando il 9 ottobre si fece male nel primo tempo di Polonia-Danimarca. Crociato rotto e operazione. Il “bis” a fine settembre di un anno fa, stavolta in campionato, nel match con la Spal. Colpito l’altro ginocchio, sempre crociato e operazione. E stavolta, salvo clamorose gaffes, tocca a Chiriches. Napoli sfortunato, non c’è nulla da dire: il rumeno non è un titolare, ma Ancelotti perde la prima alternativa in difesa. Lui che si sta adoperando per un turnover di fatto e di sostanza, perde il primo dei “non titolari” per la difesa. Ma dal punto di vista dell’infermeria la stagione del Napoli non comincia male da adesso. Faouzi Ghoulam di fatto non l’ha mai cominciata, ancora alle prese con la frattura della rotula, ma oggi in via di guarigione. Meret, invece, si è rotto il braccio nel secondo giorno di ritiro in Trentino. E si spera che il conto possa chiudersi qui.

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