Lotta ai tumori, sei ricercatori del Pascale tra gli scienziati può influenti del mondo: ecco tutti i nomi

La prestigiosa rivista PLOS Biology ha messo sei ricercatori del Pascale di Napoli tra gli scienziati più influenti del mondo c’è anche Paolo Ascierto.

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Le eccellenze napoletane nel mondo sono molteplici e spaziano in ogni campo. La rivista PLOS Biology ha inserito sei ricercatori del Pascale di Napoli tra gli scienziati più influenti del mondo. Come si legge in una nota dell’istituto Pascale la rivista ha preso in considerazione 22 differenti discipline e 176 sub-discipline scientifiche elaborando le informazioni raccolte dalla banca dati bibliometrica Scopus di Elsevier e valutando, come indicatori, il numero di articoli e pubblicazioni scientifiche in cui il ricercatore è primo o ultimo autore, nonché i dati relativi all’impatto delle stesse in termini di citazioni complessive ricevute.

Ecco i nomi dei sei ricercatori dell’Istituto Pascale ritenuti tra gli scienziati più influenti al mondo: ci sono Paolo Ascierto, in prima linea nella lotta al Covid e che ha dato la prima speranza di cura con il Tocilizumab. Poi c’è Gerardo Botti direttore scientifico del Pascale, e Sandro Pignata direttore di unità clinica e di ricerca del polo oncologico. Nella classifica di PLOS Biology c’è anche Nicola Normanno, direttore del Dipartimento di Ricerca Traslazionale, a cui si aggiungono i due responsabili di ricerca Luigi Buonaguro e Stefania Scala.

Le motivazioni che hanno spinto la famosa rivista a inserire sei ricercatori del Pascale nella classifica degli scienziati più influenti al mondo sono da ricercarsi nella loro attività di ricerca nel contesto dell’oncologia, con caratterizzazioni nei settori specifici di Immunologia e Patologia. “Questo risultato prestigioso, basato su parametri oggettivi di standard internazionalmente riconosciuti, è un’ulteriore conferma della elevata qualificazione della ricerca del Pascale nel contesto della oncologia” – dice il direttore generale dell’Irccs, Attilio Bianchi che aggiunge: “Questo risultato non fa altro che indicare il valore incrementale della nostra ricerca e le qualità di cura dell’istituto“.

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