Losapio: “Inter, Roma, Juventus, il calcio italiano è uscito con le ossa rotte”. Il Napoli non è una squadra italiana?

Andrea Losapio nel suo editoriale parla della due giorni di coppa delle italiane e dimentica il poker del Napoli sul Liverpool.

Il giornalista di TMW Andrea Losapio, nel suo editoriale ha commentato la due giorni di coppa delle italiane e il rapporto tra i giornalisti e gli allenatori.

Il Bayern Monaco ha scherzato con l’Inter nel turno di Coppa, con i nerazzurri che sembrano però avere dei problemi ben più profondi – e palesati anche contro il Torino – di una sconfitta per 2-0 contro i bavaresi, probabilmente una delle squadre più forti del calcio europeo.
La Roma è riuscita a perdere contro il Ludogorets, unico club bulgaro di un certo livello, ma nella passata annata aveva anche preso goleada dal Bodo Glimt.
Poi c’è la Juventus, che va sotto 2-0 subito contro il Paris Saint Germain, ma poi Elkann è addirittura soddisfatto della sconfitta. Una volta vincere era l’unica cosa che contava, probabilmente negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Così come per tutte le squadre italiane, uscite con le ossa rotte dalle Coppe, senza la possibilità di un appello.

Perché anche Fiorentina e Milan non hanno fatto bottino pieno, contro due squadre inferiori. Poi c’è Il Napoli, per carità, come la Lazio: entrambe con una storia da raccontare (e da raccontarsi) per qualche mese qui in avanti“.

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IL NAPOLI HA TENUTO ALTA LA BANDIERA DELL’ITALIA

La squadra azzurra è l’unica che ha tenuto alta la bandiera dell’Italia nella massima competizione europea annichilendo i blasonatissimi inglesi del Liverpool e sarebbe stata meritevole di ben altra citazione da parte del collega di TMW.
Per carità ognuno è libero di vedere il bicchiere come meglio crede, ma è solo grazie al Napoli che si è parlato della serie A in tutto il mondo. Gli azzurri hanno fatto una partita perfetta e si sono guadagnati le copertine delle maggiori testate del mondo.

COLPA DEI GIORNALISTI?

Losapio ha poi affrontato il tema del rapporto tra giornalisti e allenatori. Il botta e risposta tra Auriemma e Spalletti è stato solo l’ultimo confronto acceso tra le due categorie nell’ultimo periodo:

“Al netto del campionato iniziato, oramai a ogni conferenza stampa c’è qualcuno che decide di alzare la voce con chi ha fatto una domanda scomoda o, più semplicemente, meno intelligente di quanto avrebbe dovuto.

Vero è che solitamente gli allenatori rispondono sempre le solite quattro banalità, ma oramai le risposte sgarbate sono all’ordine del giorno, come se qualcuno non potesse chiedere nel rispetto della persona che ha di fronte.

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Sarebbe poi bello riuscire a capire perché gli allenatori fanno certe scelte, vedere gli allenamenti, vivere diversamente il calcio. Oramai i veleni vengono trovati anche dove non ci sono, per coprire mancanze.

La colpa è di noi giornalisti, perché alle volte dovremmo essere più corporativi nei confronti di chi è sgarbato. Ma è una storia vecchia come il mondo e che, di fatto, non cambierà mai“.

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